mercoledì 19 maggio 2010

Il pilastro di argilla

Al quarto tentativo ho attraversato l'oceano e sono arrivato in America.
Già altre volte avevo ricevuto l'invito per partecipare a eventi, simili a quello di questi giorni.
Anche le altre tre volte la destinazione era Las Vegas. Las Vegas era nel mio destino.

Pur ricevendo l'approvazione dei miei capi, le volte precedenti, ho sempre trovato una scusa per rinunciare. Il più delle volte portavo come giustificazione il lavoro che sembrava essere così importante da non poterlo lasciare lo spazio di una settimana.

Ma poi il pilastro, che pensavo di essere, che sembrava dover controllare e sostenere tutto si è rivelato di argilla e soprattutto il suo sgretolamento non ha impedito al mondo di andare avanti lo stesso.

Quindi questa volta ho accettato, per interesse professionale e per curiosità. Ho attraversato l'oceano con un pò di paure in meno. A dire la verità  da qui tutto sembra normale o meglio, lontano. Anche i messaggi che la posta elettronica comunque mi recapita non mi impressionano più del giusto.
Ora sto facendo una cosa, al mio ritorno penserò ad altro, in caso di fretta tutti sanno come trovarmi.

In esperienze come questa, vissute e organizzate anche al di fuori del mondo del lavoro, manca solo la vicinanza di coloro a cui si vuole bene. Sono cose che si fanno poche volte nella vita, condividendole tutto avrebbe un sapore  diverso.

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