giovedì 13 maggio 2010

Brevetti

Poco più di un mese di corso è bastato per il primo brevetto in piscina. 
Non conosco il traguardo raggiunto da mio figlio per meritarlo. Magari è bastato immergere la testa sott'acqua, o percorrere uno spazio appoggiato al bordo della piscina dove non si tocca con i piedi.
Piccoli progressi che vanno premiati, per poter raggiungere obiettivi nuovi e sempre più importanti.

Salire e scendere da cavallo, naturalmente un pony, con fatica ma in autonomia. Prendere le redini e provare a guidare il cavallo che capisce ed esegue. Chissà se è il bimbo che guida o il cavallo che conosce già la strada.
In ogni caso bimbo e cavallo non hanno più la guida del maestro. 
L'uno deve capire l'altro e viceversa. Fa tenerezza vedere le carezze del bimbo al cavallo che apprezza e quasi ricambia. Un grande insegnamento di amore e di rispetto.



La bici con le ruote sgonfie di qualche giorno fa è ora un mezzo di locomozione. I piccoli tratti di strada di quel giorno si sono allungati. Traguardo importante. E' come se il mondo fosse diventato più piccolo.
Ancora qualche piccolo dettaglio e poi  via in sicurezza.

Per finire, anche il bimbo attende il suo personale brevetto. Nessun coinvolgimento dei grandi. Solo un'attesa, singolare, di un segnale che certifichi il suo diventare grande. 
Non una questione di altezza, ne di forza e tanto meno di velocità. 
La perdita dei denti da latte ! Ecco il brevetto tanto atteso da mio figlio. E ora che uno di questi si sta muovendo ogni tanto lo tocca, lo muove, a saggiarne la solidità, sperando di vederlo cadere.




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