giovedì 8 settembre 2011

La Mussa


La Fiera dei Mussi di Trebaseleghe è giunta quest’anno alla 827 esima edizione.
Mi sono chiesto : chissà quando è cominciata e chi si è preso la briga  di tenere il conto esatto.

I Mussi (asini) c’erano, nonostante si dica che ormai sia un animale in “disuso” e, guardandoli con le loro facce tristi, mi sono tornati alla mente i detti, alcuni ancora di uso comune, che proprio con i mussi avevano a che fare.

Era normale apostrofare un bambino, che piangeva per ottenere ciò che voleva o arrabbiato per non averlo ottenuto, con il detto “El xe drio fare a mussa”.
La “mussa” era sinonimo di una arrabbiatura, di un pianto disperato come di un lungo e sordo frignare.


Di solito il prosieguo della frase era :”Spetemo, tra poco 'a mussa ghe passa”

Insomma come gli asini che  pur impuntandosi, alla fine, con pazienza  ripartono anche se riluttanti, anche noi da bambini la nostra cocciutaggine si è spesso sciolta tra le lacrime della “mussa”.
Superata la delusione, spesso demolita anche dai morsi della fame, si ritornava in cucina o si riappariva in cortile come niente fosse.

E i più grandi, che saggiamente ci avevano lasciato sbollire, erano soliti chiederci :
“Dove ‘a gheto ligà a mussa?”



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