venerdì 16 luglio 2010

Sere d'estate

Stasera fa più caldo di ieri. Domani, dicono che farà più caldo di oggi, poi si vedrà.
Non mi lamento, sto fermo al buio cercando di carpire quei leggeri refoli di aria che le finestre della camera, rivolte a "tramontana", fanno di tanto in tanto passare. Sembrano carezze, e trasmettono sollievo per pochi secondi.
Il caldo, l'afa rallentano i movimenti, rendono tutto più affannoso.
E' questa la prima estate con il cuore diverso, non so se dover fare attenzione, sottraendomi al caldo. Non mi considero tra quelli che i telegiornali definiscono "a rischio". Piuttosto rischio e vivo normalmente, senza handicap.
Dopotutto sudo come gli altri anni e tra l'altro mi sento in forma. Poco ci manca  che, tardi o presto che sia, mi inventi di  uscire per una passeggiata o una corsettina.
Ho un cuore che non soffre il caldo o più semplicemente non soffre. Se non sono guarito guarirò.
Da qualche giorno, ora che sta volgendo il primo anno della nuova vita, mi viene qualche volta da pensare che allo scaricarsi delle batterie dell'ICD, ne possa fare a meno. Mi sembra che l'autonomia sia circa tre anni.

Chissà cosa penserò allora e se avrò il coraggio di privarmene. L'ottimismo di questi giorni mi fa sentire un cuor di leone, ma i giorni non sono tutti uguali.
Anzi i giorni sono di vari colori. Oggi come spesso di questi tempi, sembra più malato il cuore dell'amore.
Chissà se un ICD sia possibile anche per lui, per scuoterlo quando sembra andare nel pallone.
Oggi su quel fronte è stata una giornata grigia, in certi momenti nera.
Ho controllato qualche emozione negativa cercando un sorriso che io in questo periodo non ho.
Poi ho preferito stare solo, di questi tempi mi sembra la medicina che più mi si confà. Strano ma vero.

Poi ci sono gli aspetti pratici, il dovermi muovere senza macchina. Nonostante i problemi indotti, soprattutto economici, accetto di buon grado il ritorno all'inverno scorso, quando mi muovevo solo in pullman e bici al gelo. Farò meno cose e dovrò organizzarmi, ottimizzando i percorsi.

Sul come risolvere il problema, ci sto pensando e ci penserò da domani.
Cambio macchina o riparo quella scassata?
Sto facendo vari conti, guardando un'orizzonte di due-tre anni.
Dunque, va definita una strategia, al lavoro lo faccio spesso. Va a finire che faccio un foglio Excel e una presentazione Power Point, anche se non saprei a chi presentarli.
Ecco il nocciolo della questione : mi manca qualcuno con cui confrontarmi, che mi  aiuti a decidere.
Forse è colpa del mio mancato sorriso.

Nessun commento:

Posta un commento