sabato 17 luglio 2010

Giorni d'estate

Sono dell'idea che l'aria condizionata sia un lusso.
Penso di essere in grado di attraversare il caldo di questi giorni, con le mie forze.
Forse è anche una questione di orgoglio, il non voler cedere pensandomi a rischio, forse una stupidata come altre mie.
Dopo aver passato una mattinata a sudare, in cerca di una macchina, sono andato al lavoro e là ho trovato, naturalmente da lavorare, poi silenzio e fresco.
Verso il tardo pomeriggio anche la fabbrica ha abbassato il suo battito vitale, spegnendo i condizionatori.
Mi sono sentito chiuso quasi in una scatola che si stava via via riscaldando.
Ho resistito più di un'ora per terminare quello che mi ero ripromesso di fare.

Lungo la via del ritorno, sembrava che un temporale avesse l'intenzione di portare un pò di fresco.
Sono cadute, anche, alcune grosse gocce sul parabrezza. Già assaporavo una serata fresca.

Poi verso la fine del viaggio, le nubi si sono dissolte. Il temporale aveva tirato dritto.
Ora sono a casa, come a una fermata del pullman ad aspettare il prossimo.

Chissà quando arriva....

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