venerdì 30 luglio 2010

Fine giornata

Alla fine di un progetto, importante, sfidante per i tempi imposti da richieste esterne, principalmente economiche, spesso ci si trova a rincorrere problemi, cose che non vogliono chiudersi.

Analogamente a quando si prepara un viaggio,dopo aver affrontato le questioni più importanti, si devono mettere a punto i particolari, le cose che si davano per scontate, ma che possono, se mancanti, mettere a repentaglio l'intero viaggio.

Magari restassero solo i particolari scontati, resta ben altro ! Nella frenesia generale ci si accorge che le cose scontate, scontate non lo sono per niente, anzi richiedono un'attenzione non prevista, pianificazione e attività aggiuntive.

Il corso del tempo, così, diventa cadenzato da troppe attività, risorse allocate pensando alla ubiquità alla onnipotenza, insomma si comincia seriamente a credere nei  miracoli.
Poi ci sono i manager che entrano in campo per infondere coraggio e motivazioni, come se non ce ne fossero o stessero finendo.
Le motivazioni ci sono, per soddisfazione personale ma anche per attaccamento all'azienda per cui da troppo tempo (dicono i manager) lavoriamo. Siamo uomini del secolo scorso.

Poi si pensa alle soluzioni, alle scorciatoie verso il successo (del progetto), si diventa creativi rischiando, nonostante i detrattori gratuiti, cercando l'appoggio di chi non sembrava determinate. E' come se a fine partita si puntasse per la vittoria su un debuttante. I debuttanti a volte sono determinanti e non aspettano altro che debuttare. Bravi i debuttanti ma una forma di saggezza anche saperli scegliere al momento giusto.
Qualcuno direbbe : "solo una questione di fortuna".
La fortuna va ricercata, magari prendendo qualche smacco, ma prima o poi si accorge di te, fosse anche per pochi attimi.

Piccole soddisfazioni che aiutano a riempire giornate come quest'ultime, da bicchiere semivuoto.
Soddisfazioni che non cambiano la vita, ma danno un paio d'ore di sollievo, pronti a prendere in carico un nuovo problema che il progetto ti affida.

Dimenticavo : non la definirei saggezza, meglio, disperazione.

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