domenica 15 gennaio 2012

Vuoto


E’ alquanto strano osservare il paesaggio di montagna, brullo e secco come fosse uno di quegli autunni in cui la neve tarda un po’ ad arrivare.
E’ triste però,  osservare lo stesso paesaggio a Gennaio inoltrato. Si vive la netta sensazione che manchi qualcosa e che il tempo che rimane non potrà porre rimedio a questo vuoto, ormai padrone della stagione.
Ogni cosa ha il suo momento, la neve sta a gennaio come il sole pieno è padrone dell’estate.

Poi se si corre un po' di più in macchina e ci si inerpica tra le montagne, si trovano piste fatte di neve finissima, appena uscita dal cannone che la genera artificialmente.
Sotto gli sci appare dura e compatta e scivolare sembra anche più facile. Di fianco, pochi metri più in la, la neve non c’è più e il prato brullo riporta alla realtà.
Forse fare troppo i pignoli non serve. Di occasioni per sciare da qui a fine inverno ce ne saranno poche o addirittura nessuna.

Ho messo gli sci ma, poi, senza convinzione ho preferito stare tranquillo a guardare, non per pignoleria e nemmeno per una  forma di snobismo.
Quel senso di vuoto iniziale, mi aveva creato un’inquietudine, che nemmeno ora che sto scrivendo, mi ha ancora abbandonato.

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