giovedì 19 gennaio 2012

Il puzzle


Fuori il freddo sembra non voler affondare il colpo.
Il termometro della carrozzeria da qualche sera non vuole scendere sotto i meno quattro gradi. Esco ogni sera, senza coprirmi più di tanto a controllare. Mi porto fino al centro del piazzale da dove è possibile vederlo. Poi rientro e mi godo il tepore della casa, mai apprezzato come in questo periodo.
Fra freddo, ma in altri tempi ne faceva anche di più.
Gli alberi, al mattino, hanno i rami gelati. L’anno scorso ripensavo a questi paesaggi gelati come fossero ricordi d’infanzia. Ora mi dico : "Non tutto è andato perso"
Stamattina ho attraversato la piazza di un paese sotto una fitta nevicata. Ne prima ne dopo nessun altro segno di neve. Qua dicono fosse neve finta. In ogni caso l’imitazione era perfetta.

Da qualche tempo vivo serate silenziose. Il telefono sembra pure lui attanagliato dal freddo.
Non sto male, anche se studiando, lo tengo vicino. Caso mai suonasse mi dispiacerebbe  non sentirlo.
Gli sms sembrano una tecnologia del passato, ne arrivano sempre meno, non ne scrivo quasi più.           
Speravo fino a qualche tempo fa che queste nuove modalità di comunicazione fossero portatrici di buone notizie o di sorprese inattese, oggi, sempre di più aspetto che il campanello suoni e quella donna del sogno mi sorrida.

Ho passato periodi in cui, il timore che il telefonino suonasse nei momenti meno opportuni, mi faceva vivere nel terrore. Sempre all’erta, attento a renderlo silenzioso. Una vita d’inferno.
Era il tempo delle bugie e del castello di carta che avevo costruito attorno.
Ora sto bene. Non lo silenzio più. E’ stata lunga la strada ma, per chi non lo avesse provato, posso assicurare quanto sia un traguardo importante.
Certi dettagli danno talvolta un sollievo immenso.

Stasera ho rivisto una persona a me cara, un po’ stravolta, volevo chiederle come stava, proporle di ascoltarla. Poi ho pensato che era meglio non aprire bocca. Lei ha cercato di nascondere il suo disagio, io ho tolto il disturbo, sicuro di farle cosa gradita. La vita riserva momenti difficili e  periodi in cui non ci si riconosce nemmeno davanti allo specchio. Raccontarla ad un estraneo può essere oltremodo faticoso.

Dovessi descrivere la mia vita di oggi la paragonerei a quei puzzle che si regalano ai bambini piccoli, costituiti da pochi pezzi, di grandi dimensioni , facili da assemblare.

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