sabato 7 gennaio 2012

Volevo ripartire.....

Volevo ripartire da un altro blog. Volevo ripartire anonimo e scrivere per il gusto di scrivere, accettando di essere commentato per quello che scrivevo e non per quello che ero o che ero stato.
Insomma volevo essere sconosciuto e scrivere per sconosciuti.
Il 25-agosto-2009 era stato anche un modo per raccontarmi, dove riportare ricordi, dove ho cercato in questi anni di descrivere come stavo cambiando, mentre cercavo di guarire i due cuori malati che mi ritrovo a curare.
E’ stato un modo per parlare alle persone che mi conoscevano, che mi volevano bene, che mi sono state vicine in questi anni. Senza il loro aiuto ne sarei uscito diversamente, forse con più fatica e dolore.
Alcune di queste persone mi hanno letto con assiduità, altre non lo hanno mai fatto, ma per questo non hanno perso la stima e l’affetto che provo per loro.  Ho ricevuto molti commenti, spesso critici su quello che scrivevo. Qualcuno mi ha detto che ero ambiguo, altri che scrivevo cose non vere. Infine mi è stato detto di pubblicare cose e fatti senza il consenso delle persone interessate.
Avevo inserito la mia posizione, tracciata in tempo reale da Latitude, per dimostrare, a quelli che mi conoscono, che era mia intenzione uscire dal mondo delle bugie che aveva caratterizzato un certo periodo della mia vita. Disintossicarsi da questo vizio non è facile, ma vivere con il terrore di vedere improvvisamente crollare il castello di bugie di una vita sbagliata è tremendo.
Poi ho avuto la sensazione che anche questo venisse strumentalizzato, che fosse utile conoscere dov’ero e ho cancellato l’icona, ma a dir la verità riapparirà e ognuno ne farà quello che meglio crede. Perché devo cambiare io per ciò che fanno gli altri ?

Avevo scritto tutto ciò anche per i miei figli. Il più grande non ha mai letto niente, forse temendo altro dolore, oltre a quello che già viveva per ciò che stava succedendo alla nostra famiglia.
Ho scritto anche per il più piccolo. Sta solo ora imparando a leggere e spero che un giorno possa leggere e capire quello che ho vissuto.
Ho scritto anche per la mia ex moglie, colei che per coincidenza o per caso, ma soprattutto perché era mia moglie, ha permesso questa mia seconda vita. La sua presenza è stata la scintilla che ha permesso tutto il resto. Non so quanto nel mio inconscio pesi tutto ciò.
Ho scritto anche per molta gente sconosciuta che mi ha letto, chi occasionalmente chi con costanza.

Scrivere mi ha permesso di pensare piano, di ascoltare ciò che mi circondava, di scovare ricordi e sensazioni che credevo perduti.  L’appuntamento con il blog mi ha calmato. Ho passato molte serate a sistemare pezzi scritti prima di getto, poi rifiniti con puntiglio analizzando tutte le imperfezioni. Non mi sono mai dedicato a un tema specifico, anche se il tema del cuore era la linea guida iniziale che intendevo seguire.
Poi ho scritto un po’ di tutto, dalla corsa, alla tecnologia e in ultima a cose di psicologia, materia a cui mi sono avvicinato recentemente.

Da qualche tempo, altri impegni presi hanno un po’ diradato gli scritti e devo dire che un po’ è peggiorata la mia vita, nonostante passi le serate la leggere e studiare.
Scrivere a mente libera sembra abbia per me proprietà terapeutiche migliori di qualsiasi altra attività o, semplicemente, fare ciò che piace fa bene.

In questi anni la mia vita è cambiata, migliorata anche se contro alcune difficoltà continuo a scontrarmi regolarmente.
Come molte volte ho avuto modo di scrivere, è la parte affettiva, il cuore che considero più malato, a darmi ancora dei pensieri.

Io che con la mia “fuga” credevo di potermi ricostruire un’altra vita con un’altra persona, mi sono accorto che non tutto è facile e di certo ho capito, che la seconda vita non avrebbe mai potuto cancellare quella precedente. Poteva solo essere diversa, forse migliore, forse peggiore.
Oggi non riesco a concepire una nuova vita, almeno con le stesse caratteristiche di quella che ho vissuto,  anche se sono passati alcuni anni costellati da mille difficoltà e vicissitudini.
In fondo ora, mi sento bene, felice di avere almeno capito questo e da questo voglio ripartire.
Come andrà e con chi ripartirò non lo so, ma non ho fretta e ho bisogno di un po’ di fiducia.

Oggi mi sento tenuto a distanza, sembra che tutta questa mia volontà di cambiare abbia prodotto solo distacco e questa è una cosa che devo risolvere io. Di certo ho continuato a sbagliare e penso sia giusto porre rimedio.
Se riceverò giustificazioni del tipo :
“Non ti rispondo per non farti del male e creare aspettative", vedrò di non scrivere più e dimenticare le aspettative.

Forse sarò una persona sbagliata, incapace di cambiare, ma in tutto ciò che mi è successo e che ho fatto succedere, c’è una cosa che mi addolora più di tutto :
“Aver distrutto la mia famiglia, provocando a tutti coloro che sono stati coinvolti in questa vicenda un dolore che difficilmente riusciranno a cancellare”.

Chiedo perdono a tutti.

Massimo

1 commento:

  1. Forse questo post meritava il tag famiglia e non cuore.

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