venerdì 15 luglio 2011

Stasera si respira

Mi manca il termometro della carrozzeria di là della strada a confortarmi sulla temperatura, ma come si dice in queste situazioni : 
“Stasera si respira”.
Si respira l'aria del mare che sta a cento metri da qua. Venendo quà ho lasciato a rumoreggiare sulla provinciale tutti i motori a cui pensavo di essere diventato insensibile.

I rumori di questa mia prima serata, nella piazzola A n. 128, sono i ritmo lontano della musica, il fruscio delle bici e quello più rotolante dei monopattini usati dai più piccoli.
Ci sono i grilli, ci sono le voci della gente, seduta sotto verande dalle mille forme e colori, illuminate da luci che qualche volta ricordano le decorazioni natalizie, mentre altre sono talmente fioche da risultare quasi delle segnali di ingombro, una sorta di linee di confine tre le piazzole.

Come succede spesso in questi casi, qualche pezzo talmente comune da passare inosservato è rimasto a casa.
Così ho portato il caffè ma non la caffettiera e nemmeno lo zucchero.
Non ho niente per scolare la verdura, tanto che per risolvere il problema ho fatto roteare lo scolapasta con dentro la verdura.

Domani rifaccio l'appello e prendo le poche cose veramente indispensabili, per il resto qualche piccola scomodità di certo non guasta.
E' la mia prima sera in roulotte, si sta bene. Si ha la sensazione di stare come a casa senza portarsi appresso le stanze.

Stasera la luna piena stava pochi centimetri al di sopra del mare e sembrava poterci cadere dentro da un momento all'altro, come quegli aquiloni che non riescono a prendere quota e il vento buono. Il cielo era ancora chiaro, la spiaggia era vuota.
Ho rivolto lo sguardo a destra sapendo che da quella parte c'e Venezia.
Domani, serata del Redentore. Chissà se verso il tardi , volgendo lo sguardo da quella parte, si noteranno i bagliori dei fuochi

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