domenica 17 luglio 2011

Piazzola A 128

La bici è stata un'ottima idea. Abbrevia le distanze tra la piazzola e i servizi del villaggio. Ci si può muovere per fare la spesa come si fosse a casa, muniti di sporte e lista di ciò che serve.
A piedi in ogni caso si può far tutto e, anche se qui il tempo sembra scorrere più lentamente, bisogna organizzarsi per non dover fare le cose a pezzi, spostandosi in continuazione.
La situazione è simile a quando mi dovevo muovere senza macchina. La distanza tra il dire e il fare era necessariamente più ampia, perché la velocità di esecuzione era più lenta.
La lentezza è un toccasana, sia nei movimenti che nella comunicazione. Spesso nelle relazioni la distanza tra il dire e il fare dovrebbe essere grande abbastanza per permettere di pensare.

La possibilità di poter contattare chiunque in ogni luogo e in qualsiasi momento è di sicuro una grande possibilità ma anche un grande limite. L'immediatezza della comunicazione ci porta a dire e fare cose di cui qualche volta dobbiamo pentirci.
Ci fosse qualche barriera, oltre alla ragione che non sempre è all'altezza, a frenare l'impulsività, avremmo l'opportunità di riflettere, calmarci e concludere che in fin dei conti ciò che dovevamo dire non era così importante o che il destinatario non meritava simili attenzioni.

Dare la giusta velocità alla vita, alle relazioni e a tutto ciò che facciamo è impresa non da poco.
Quello che in realtà succede è qualcosa di molto simile a certe code che sperimentiamo sulla strada. Per certi tratti si viaggia veloci, poi inspiegabilmente si torna a passo d'uomo e spesso si è costretti a restare fermi per diversi minuti.

Nella vita, in certi peridi andiamo a mille e siamo pervasi da un'energia straripante, mentre di li a poco ci troviamo in riserva e bisognosi di una sorta di ristoro e recupero. Purtroppo quando si va a mille si è portati a trascurare la riflessione e diventiamo spesso superficiali e poco attenti, mentre, quando ci si trova per i più svariati motivi, siano questi di salute, di lavoro o sentimentali, a dover rallentare ecco che il mondo diventa immensamente grande.
Acquistiamo, in questo caso, una sensibilità capace di percepire anche i più flebili segnali, mentre i nostri occhi guardano il mondo con delle lenti capaci di ingrandire le cose più piccole.
Ci è difficile capire mentre andiamo veloci che stiamo esagerando prima di dover essere costretti a fermarci a riflettere.

Cosa fare per intraprendere una strada senza code schizofreniche ?

Rendere al vita un po' varia, come in un viaggio in cui ci si possa fermare a vedere panorami diversi e sempre nuovi, arricchendola di interessi sempre nuovi evitando di piombare nel vortice della corsa forsennata verso obiettivi che poi si rivelano dei miraggi.

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