lunedì 14 marzo 2011

Sotto Controllo

 Sono ridicole le voci, le opinioni di tutti quegli illustri esperti, che in questi giorni tendono a dare un'immagine dimessa, piccola quasi insignificante del disastro che si sta verificando nelle centrali atomiche giapponesi, colpite dal terremoto di qualche giorno fa.
Ma purtroppo sempre di disastro si tratta.
Tutti a dire che la situazione non è tra le più gravi, ma sperano, ripeto sperano, che le cose non peggiorino e finché non peggiorano continuano a pontificare sul fatto che quelle centrali  nucleari sono tutte sotto controllo.

La verità è che tutti sanno, esperti compresi, che la sicurezza non è, ne sarà mai garantita con le tecnologie attuali. Basta un evento eccezionale per soverchiare qualsiasi previsione e parametro progettuale. Le tecnologie sicure di 40 e passa anni fa, sono un po' meno sicure oggi, e quelle dei nostri tempi saranno un po meno sicure tra quarant'anni.

La natura, che l'anno scorso si era divertita con un vulcano dal nome impossibile, riuscito nell'impresa di interdire al volo i cieli di mezzo mondo, questa volta ha picchiato duro, anzi durissimo.
Un terremoto, fenomeno di assestamento della crosta terrestre, di sicuro più forte degli altri migliaia che si verificano ogni anno, ci ha fatto capire, quanto siamo inermi davanti a questi eventi che in pochi secondi cambiano il destino di un'intera nazione e di decine di migliaia di persone.


Le immagini del mare che inghiotte ogni cosa si appaiono irreali e ci sembrano, viste dall'alto, una simulazione fatta su un plastico, mentre dentro a quegli edifici, spazzati via dalla furia dell'acqua, uomini impotenti si sono trovati intrappolati.


L'uomo che si vanta di saper domare  le forze della natura come l'energia atomica, o saper resistere a qualsiasi tipo si sisma attraverso tecniche avanzate di costruzione e progettazione degli edifici, ne esce frastornato, con molti punti su cui riflettere su  come reimpostare il futuro.

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