martedì 27 aprile 2010

Voce del verbo "Bacare"

Raggiunta la strada si trattava di cominciare lentamente a passo svelto oppure partire di corsa senza strafare.
Fu in quel momento che, forse per abitudine, mi guardai il polso per verificare la frequenza cardiaca realizzando che il cardiofrequenzimetro non c'era . Dimenticato. Come potevo averlo dimenticato ?

Mi ero preparato con cura, pensando prima all'abbigliamento, ne troppo leggero ne troppo pesante. All'orizzonte si notavano nubi minacciose di pioggia e così avevo preferito il pile leggero alla maglietta maniche corte.
L'ipod con le sue 228 conzoni, lo avevo saldamente fissato al braccio dove potevo facilmente accedere alle regolazioni. Gli auricolari erano al loro posto.

Mancava solo il cardiofrequenzimetro, il cruscotto del mio cuore 
Ci pensai qualche secondo, decisi che potevo correre lo stesso, basandomi sul respiro. 
Nel mio dialetto il respiro affannoso è spiegato dal verbo "Bacare",
Ecco bastava solo che stessi  attento a non "bacare".


Bacato, un pò ho bacato, ma tutto è andato bene. Mi sono rincuorato.
Con calma ho ripreso l'attività sportiva interrotta quindici giorni fa dopo un dopo corsa un pò difficile.

A domani la prossima.

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