giovedì 22 aprile 2010

Visioni Tecnologiche

Alla fine degli anni 80 l'IBM mandava molto spesso presso i suoi clienti più importanti delle persone, considerate una sorta di guru, che avevano buone doti comunicative e raccontavano il futuro.

Raccontavano di come sarebbero state le CPU del futuro, delle nuove tecnologie di costruzione, delle densita' via via crescenti dei transistor. Delle modalità di raffreddamento, ad aria e ad acqua.
Filosoffeggiavano sulla potenza dei processori, sulla fatidica sigla MIPS (milioni di istruzioni al secondo) che secondo la visione IBM non era, come pensavano molti, una misura assoluta.
A dirla tutta non avevano tutti i torti.

A quei tempi i computer (che si chiamavano e si chiamano ancora Mainframe) occupavano stanzoni enormi, confinati dentro a bunker quai inacessibili. Tecnici in camice bianco li governavano attraverso schermi (mitiche consoles) dove scorrevano milioni di parole e sigle comprensibili a pochi, ma soprattutto ad altri computers.

Computers che governavano altri computers.

Oggi questo paradigma è ancora più sviluppato. Oggi nubi di computer virtualizzati sono ospitati in  nubi di computer fisici distribuiti in ogni dove. Chissà quale sarà il concetto che verrà dopo le nubi, chissà se sarà un temporale o un cielo sereno.

Accanto ai computer da sempre ci sono i dischi, la memoria non volatile, il magazzino dove mettere dati e la logica di funzionamento. Anche loro hanno avuto e continuano la loro evoluzione.
Sempre più piccoli , sempre più veloci, sempre più capienti.

Anche la tecnologia dei dischi, in IBM aveva i propri profeti, che analogamente agli altri raccontavano il futuro.
Uno di loro di cui non ricordo il nome un giorno disse :

"Nei prossimi anni le sale macchine saranno completamente buie. Centinaia di dischi con le loro luci verdi memorizzeranno miliardi di informazioni.
Nel caso uno di questi smettesse di funzionare una luce rossa ne evidenzierà la posizione e il motivo del guasto. Di li a poco una persona, accese le luci, sfilerà il disco inserendone uno nuovo. Lo scenario tornerà di sole luci verdi, il disco guasto sarà gettato senza curarsi dei dati che in precedenza conteneva.
La persona spente le luci uscirà.
Nessuna perdita di informazioni si verificherà a seguito del guasto."

Questo scenario è oggi attuale e forse già superato da tecnologie ancora più sofisticate.

Questa persona, finiva il suo racconto sul futuro, raccontando della casa che possedeva in un isola della grecia, con splendida veduta sul mare, in cui si ritirava dopo aver ripetutamente raccontato il futuro.

Aveva capito che il presente va curato quanto il racconto del futuro.
Spero sia ancora in quella casa, incurante di come sia finito il futuro che per anni è andato a raccontare, a rimirare la bellezza del mare.

Nessun commento:

Posta un commento