domenica 2 ottobre 2011

Maratonella


Stamattina l'Autunno sembrava mettere fuori la testa. I quattordici gradi alle sette del mattino provocavano qualche brivido, ma il cielo era terso e il sole di li a poco avrebbe portato il caldo di un’estate che non se ne vuole andare.

 A Campalto, dalle parti dell’Aeroporto di Venezia, si correva una corsa competitiva su due distanze : 15 e 30 chilometri. Per il percorso più corto c’era l’opzione “non competitiva”, fatta apposta per me e ritirato il pettorale 131 con la sigla NC mi sono allineato alla partenza.

Approfittando di alcuni spazi ho potuto partire con i Top Runner in prima fila. Al mio fianco c’era Salvatore Bettiol, il maratoneta degli anni 80 e 90. Al via siamo scattati insieme. Da quel momento, sono stato risucchiato da quasi tutti, in pochi chilometri.

La corsa è stata divertente. Non ho fatto fatica tenendo sotto controllo il cuore che, progressivamente ha aumentato le frequenze. Ho avuto modo di parlare con molti podisti che occasionalmente mi affiancavano. Chiacchierare fin che c’è fiato è un modo simpatico per distrarsi e non pensare alla fatica.

Verso la fine il cardio-frequenzimetro ha cominciato a dare i numeri. Lo fa ormai sistematicamente. Sembra stancarsi prima di me.  Per evitare “cazzate”, ho rallentato d’ufficio evitando pure di parlare, risparmiando il fiato.

Lungo la laguna c’era modo di “correre affiancati” agli aerei che, quasi a passo d’uomo, atterravano nel vicino aeroporto. Per qualche istante, grazie alla prospettiva,  ho avuto l’impressione di andare alla stessa velocità.

Come in altre occasioni gli organizzatori hanno speculato sull’ultimo chilometro. Lo mettono sempre nel posto sbagliato. Oggi penso fosse indicato quando mancavano più di 1500 metri.

Ciascuno può dar fondo alle ultime energie ma, non sempre bastano ad arrivare al traguardo, che non si materializza mai.




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