venerdì 7 ottobre 2011

"Le hanno dato due anni"


Osservando l’accuratezza con cui vengono fissati gli appuntamenti, si ha l’impressione che la programmazione delle visite all’USL sia organizzata in modo scientifico.
La mia visita era fissata per le 14.10 e il mio identificativo era il 15 azzurro.
Alle 13.50, dopo aver consegnato tutte le carte  all'accettazione, passai alla stanza 3 dove, puntualmente, alle 14.10  una voce, fin troppo amplificata, chiamò il mio identificativo dentro al primo ambulatorio.

Mi chiesi il perché di tanto baccano, ma subito realizzai che probabilmente tra coloro che avevano problemi con la patente, qualcuno duro di orecchie poteva pur esserci.

La visita oculistica dopo 30 secondi era già terminata, definirla accurata mi sembra un eccesso di generosità
Dopo aver trascorso qualche minuto in un’altra anticamera, finalmente fui richiamato dentro a un secondo ambulatorio.
In quest’ultimo luogo  doveva svolgersi il controllo specialistico sulle condizioni del mio cuore.
Dopo aver risposto a un appello sommario e spiegato il problema per cui stavo là, il medico che non si era nemmeno degnato di alzare lo sguardo dalla tastiera del computer, mi invitò ad aspettare in una nuova anticamera: la 19. Là mi sarebbe stato consegnato il certificato.

Una voce di donna chiamò, dopo qualche minuto, nuovamente il 15 azzurro.
Riconobbi la stangona che passava per i corridoi con i fascicoli sottobraccio. Portava una gonna corta che metteva in risalto le gambe lunghissime.
“Firmi qui”, mi disse.
“Le hanno dato due anni di validità”.

Firmai con leggerezza e  mano ferma una sorta periodo di tregua.
Per i prossimi due anni la patente non sarà un problema.

Arrivederci al 2013.

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