domenica 9 ottobre 2011

G.P. Bancarella

La temperatura stamattina era ideale per correre. Credo che 15 fossero i gradi in meno di domenica scorsa.
Dopo una notte poco tranquilla, ho optato per il percorso più corto. Sette chilometri potevano bastare senza rischiare inutili sforzi.
Ma dopo qualche centinaio di metri, mi sono reso conto che le gambe giravano alla grande.
L'aver dimenticato il cardio-frequenzimetro mi metteva al riparo dall'ansia da frequenza cardiaca.

Ho corso come facevo un tempo : "a sensazione". Quando venivo affiancato da un podista che andava più di me, cercavo di seguirlo per qualche centinaio di metri.
Per alcuni tratti mi sembrava di volare come un tempo.

Un'amica, sorpresa per vedermi correre sul percorso più breve mi ha chiesto :
"Dì la verità a quale maratona ti stai preparando ?"

A caldo mi sono sentito di rispondere.
"Vivere ancora per i prossimi 20 anni. E' una maratona molto lunga ma spero di arrivare in fondo!"

Ho preso un bicchiere di The caldo è ho ripreso a volare.

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