lunedì 31 ottobre 2011

Berlino

Ogni volta che arrivo a registrarmi a un evento a cui qualcun altro ha provveduto a iscrivermi, provo sempre l'ansia di chi teme di non essere riconosciuto. Anche stavolta è andata bene. Aiutandomi un po' con lo spelling, il mio nome è stato reperito in archivio e ora giro, per questo enorme albergo con il mio bel identificativo appeso al collo.
Una destino del tutto simile al campanaccio delle mucche dei nostri pascoli. Non escludo che il mio mandi un "din don" invisibile capace di localizzarmi ovunque io vada.
Intanto ne apprezzo l'effetto che fa nei camerieri del buffet, che sorridendo mi versano, qualunque cosa chieda.
L'ho appeso al collo mentre iniziava il coffee break del pomeriggio, manco a farlo apposta. Così ho iniziato l'evento mangiando e bevendo.
Camminando nei saloni, si incrociano tutte persone con il "campanaccio" al collo. Mi diverto a leggere chi siano e soprattutto da dove vengano.
Tutti hanno un'aria rilassata, quasi vacanziera. Io non mi discosto dalla media. Pensando di trascorrere il giorno in viaggio, sono addobbato come uno che va in gita, mentre se mi guardo in torno molti sembrano sfoderare il meglio del loro guardaroba. 
Domani mi vestirò da "convention" impegnandomi a seguire alcune sessioni "tecnico-strategiche".
Incontrando altri Italiani si è discusso sul come passare la serata, l'unica lasciata libera dal programma. Qualcuno sta cercando un ristorante. Nel frattempo i chioschi internet sono affollati, chi legge la posta, chi "cazzeggia",  forse pensando a come passare la serata. 
Di Berlino non ho visto nulla che lo leghi a quello che conosco, ne la Porta di Brandeburgo come nemmeno una briciola di Muro. Potrei trovarmi in qualunque altra città del Centro Europa.
Vedrò di fare un giro, almeno nei posti più importanti, nei prossimi due giorni.

Oggi al check-in dell'aeroporto di Venezia, quando ho mostrato il cartellino di "Portatore di PaceMaker", la signora della sicurezza, mi ha chiesto da lontano a bassa voce : " Pace Maker ?", battendosi a sinistra del petto.
Ho capito la domanda interpretando il labbiale.
"Non volevo farmi sentire ..", si è giustificata la poliziotta.

Dentro di me l'ho ringraziata per la sensibilità.

Stasera ho cenato con Salsiccia , Crauti e Patate accompagnati con l'immancabile birra.
Orribile, come poche altre volte.

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