lunedì 15 novembre 2010

Lo dico o non lo dico ?

Nei pressi della piazza del paese diedi un lieve colpo al freno della macchina. In questa maniera il Cruise Control che aveva mantenuto costante la velocità fino a quel momento, si mise da parte e la macchina cominciò a rallentare. Dai settanta all'ora passai in breve spazio alla velocità canonica di cinquanta, dopotutto stavo entrando in un centro abitato. Non avevo nessuna fretta di tornare a casa e attraversare quella piazza rotonda e illuminata mi fa sempre un certo effetto.
Ci passo quasi tutti i giorni, al mattino e alla sera. Spesso, ammirando il porticato che la delimita, mi ritornano alla mente certi racconti di mio padre che narrava di quando, da ragazzo, veniva spesso a vedere le corse in bici che si organizzavano all'interno di quella piazza. Ricordava di averci visto anche Toni Bevilacqua, un ciclista professionista della zona, famoso per aver vinto una Parigi Rubaix.
Fatico a immaginare la pista polverosa di quei tempi e i ciclisti  girare, sprintando per chissà quali premi.
Un ricordo diventato indelebile.
Stasera non erano questi i ricordi, altri pensieri "giravano" per la mia testa. La radio era spenta e l'attenzione che ponevo nella guida e nella strada era appena sufficiente. Il traffico era quasi inesistente.
Di colpo aguzzai la vista. Proprio nel mezzo della piazza, una paletta mi stava facendo il segno inequivocabile di fermarmi. I carabinieri avevano avuto la bella idea di fare dei controlli proprio là in mezzo. Una stranezza, posso dire, visto che ricordo tutti i posti gettonati da polizia e carabinieri, che spesso pattugliano quelle strade. Là in piazza non li avevo mai trovati.
Appena fermato, il militare cortesemente mi chiese :
"Buonasera, prego favorisca patente e libretto".

In questi frangenti i due documenti diventano spesso introvabili, un pò per l'agitazione che prende, un pò per il disordine che spesso regna nei cassetti delle auto e nel portafoglio. Ma mentre cercavo le due carte, realizzai che la patente non aveva la scadenza aggiornata. In effetti il bollino di validità, che avevo appiccicato, riportava ancora la vecchia scadenza del 15 Ottobre 2010 e il nuovo non è ancora arrivato. Con me non avevo il documento temporaneo di validità, ottenuto recentemente e custodito a casa, ordinatamente, dentro a una cartellina.

"Ho la patente scaduta. Dovrò raccontare che il documento è a casa. Mi chiederanno di  presentarmi in caserma al più presto, ammesso che non mi facciano la multa", pensai mentre recuperavo ciò che mi era stato chiesto.

"Glielo dico o non glielo dico?" mi chiesi.
"Lascio che se accorgano", decisi, convinto di non poter essere arrestato per falsa testimonianza.

Trovati i documenti li consegnai sicuro, senza  tradire il pur minimo turbamento.
Il carabiniere ringraziò e allontanatosi, raggiunse il collega, forse per annotare i miei dati.
"Ora se ne accorgono ", pensai, con lo stato d'animo di un ladro.
Quando, finito il controllo, l'appuntato ritornò verso di me, ero pronto a giustificarmi e spiegare il mio "caso umano".

"Grazie signor....., e buona serata", disse il militare porgendomi il tutto.
"Grazie e buona serata pure a lei", risposi gentile, tirando un sospiro di sollievo.

Il buio mi aveva aiutato ? O avevano chiuso un occhio ? Chissà....

Nessun commento:

Posta un commento