sabato 19 febbraio 2011

Correre su Google Map

 Il sole di questi giorni ha stanato molti, svegliandoli dal letargo di questo inverno un po “ne carne ne pesce”, partito con buone premesse che via via sono andate a svanire. In ogni caso in letargo eravamo in molti ad esserci e il richiamo della natura sta suonando la sveglia per molti.
Sto parlando dei podisti, quelli perennemente appesi al sogno di fare la maratona e al detto : “se mi mettessi d'impegno ce la farei”. Ma l'impegno è quasi sempre l'ultima delle cosa che manca a questi potenziali maratoneti.
Sta di fatto che le piste ciclabili, diventate luogo su cui metto saltuariamente il mio impegno podistico, si sono popolate in questi ultimi giorni di podisti di ogni genere e tipo.
I migliori sono quelli che il passo del podista ce l'hanno eccome. Questi si sono allenati al buio dell'inverno e, ora l'allungarsi dellle giornate li rende visibili. Corrono veloci e, per me, che un tempo appartenevo a quella categoria, ad ammirarli si aprono squarci di nostalgia, quando li incrocio aumento il passo, tanto per non sfigurare, saluto e poi freno.
Il limbo poi, degli aspiranti maratoneti è più che mai variegato. Ci sono quelli di discreto livello, fino ad arrivare a coloro che trascinandosi in una corsa che dire faticosa è poco, si muovono come se le gambe fossero lì per caso, in una sorta di dissociazione o mancato riconoscimento di una parte di loro stessi.
Io mi muovo in questo limbo, cercando via via motivazioni nuove che, a dir la verità, nonostante le raccomandazioni dei medici, stento a trovare.
Si tratta di meccanismi mentali spesso difficili, che finché associano la corsa alla fatica difficilmente si sciolgono.
Per ciò che mi riguarda, sto cercando di mantenere una certa costanza. Tre o quattro allenamenti settimanali dovrebbero bastare, con l'obiettivo di partecipare con una certa continuità alle corse non competitive che ogni domenica si svolgono nei paraggi.
Vediamo fino a dove arrivo. Fino ad oggi le sensazioni sono positive.
Poi cerco sempre di condire ciò che faccio con un po' di tecnologia e, così studiando le centinaia di applicazioni di Android che posso scaricare nel Tablet, mi sono accorto che, molte si occupano di tutto ciò che riguarda la misurazione dei parametri di corsa, distanza e posizione, con tanto di visualizzazione su web e Google Map.
Oggi per la prima volta ne ho provata una e, devo dire che i risultati sono stati abbastanza buoni.
Si riesce a vedere come si è svolto l'allenamento, le velocità e i tempi intermedi con dovizia di grafici. Una ottima alternativa ai GPS, ancora ingombranti che occupano i polsi di quasi la totalità dei runners.
Nel mio piccolo laboratorio manca ancora la misurazione della frequenza cardiaca, ma proseguendo nelle ricerche non escludo che una soluzione si trovi.
Oggi del cardio fequenzimetro ho messo solo la fascia, sperando di vedere i battiti sul cellulare ma, altro non è stato che uno squallido pretesto per disinteressarmi del mio cuore.

Qualcuno direbbe “ prima o poi ci riuscirai”, ma sono fatto così.


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