Volevo ripartire da un altro
blog. Volevo ripartire anonimo e scrivere per il gusto di scrivere, accettando
di essere commentato per quello che scrivevo e non per quello che ero o che ero
stato.
Insomma volevo essere sconosciuto
e scrivere per sconosciuti.
Il 25-agosto-2009 era stato anche
un modo per raccontarmi, dove riportare ricordi, dove ho cercato in questi anni
di descrivere come stavo cambiando, mentre cercavo di guarire i due cuori
malati che mi ritrovo a curare.
E’ stato un modo per parlare alle
persone che mi conoscevano, che mi volevano bene, che mi sono state vicine in
questi anni. Senza il loro aiuto ne sarei uscito diversamente, forse con più
fatica e dolore.
Alcune di queste persone mi hanno
letto con assiduità, altre non lo hanno mai fatto, ma per questo non hanno
perso la stima e l’affetto che provo per loro.
Ho ricevuto molti commenti, spesso critici su quello che scrivevo. Qualcuno
mi ha detto che ero ambiguo, altri che scrivevo cose non vere. Infine mi è stato
detto di pubblicare cose e fatti senza il consenso delle persone interessate.
Avevo inserito la mia posizione,
tracciata in tempo reale da Latitude, per dimostrare, a quelli che mi
conoscono, che era mia intenzione uscire dal mondo delle bugie che aveva
caratterizzato un certo periodo della mia vita. Disintossicarsi da questo vizio
non è facile, ma vivere con il terrore di vedere improvvisamente crollare il
castello di bugie di una vita sbagliata è tremendo.
Poi ho avuto la sensazione che
anche questo venisse strumentalizzato, che fosse utile conoscere dov’ero e ho
cancellato l’icona, ma a dir la verità riapparirà e ognuno ne farà quello che
meglio crede. Perché devo cambiare io per ciò che fanno gli altri ?
Avevo scritto tutto ciò anche per
i miei figli. Il più grande non ha mai letto niente, forse temendo altro dolore,
oltre a quello che già viveva per ciò che stava succedendo alla nostra
famiglia.
Ho scritto anche per il più piccolo.
Sta solo ora imparando a leggere e spero che un giorno possa leggere e capire
quello che ho vissuto.
Ho scritto anche per la mia ex
moglie, colei che per coincidenza o per caso, ma soprattutto perché era mia
moglie, ha permesso questa mia seconda vita. La sua presenza è stata la
scintilla che ha permesso tutto il resto. Non so quanto nel mio inconscio pesi
tutto ciò.
Ho scritto anche per molta gente
sconosciuta che mi ha letto, chi occasionalmente chi con costanza.
Scrivere mi ha permesso di
pensare piano, di ascoltare ciò che mi circondava, di scovare ricordi e
sensazioni che credevo perduti. L’appuntamento
con il blog mi ha calmato. Ho passato molte serate a sistemare pezzi scritti
prima di getto, poi rifiniti con puntiglio analizzando tutte le imperfezioni.
Non mi sono mai dedicato a un tema specifico, anche se il tema del cuore era la
linea guida iniziale che intendevo seguire.
Poi ho scritto un po’ di tutto,
dalla corsa, alla tecnologia e in ultima a cose di psicologia, materia a cui mi
sono avvicinato recentemente.
Da qualche tempo, altri impegni
presi hanno un po’ diradato gli scritti e devo dire che un po’ è peggiorata la
mia vita, nonostante passi le serate la leggere e studiare.
Scrivere a mente libera sembra
abbia per me proprietà terapeutiche migliori di qualsiasi altra attività o, semplicemente, fare ciò che piace fa bene.
In questi anni la mia vita è cambiata,
migliorata anche se contro alcune difficoltà continuo a scontrarmi
regolarmente.
Come molte volte ho avuto modo di scrivere, è la parte affettiva,
il cuore che considero più malato, a darmi ancora dei pensieri.
Io che con la mia “fuga” credevo
di potermi ricostruire un’altra vita con un’altra persona, mi sono accorto che
non tutto è facile e di certo ho capito, che la seconda vita non avrebbe mai
potuto cancellare quella precedente. Poteva solo essere diversa, forse
migliore, forse peggiore.
Oggi non riesco a concepire una nuova
vita, almeno con le stesse caratteristiche di quella che ho vissuto, anche se sono passati alcuni anni costellati
da mille difficoltà e vicissitudini.
In fondo ora, mi sento bene,
felice di avere almeno capito questo e da questo voglio ripartire.
Come andrà e con chi ripartirò
non lo so, ma non ho fretta e ho bisogno di un po’ di fiducia.
Oggi mi sento tenuto a distanza,
sembra che tutta questa mia volontà di cambiare abbia prodotto solo distacco e
questa è una cosa che devo risolvere io. Di certo ho continuato a sbagliare e
penso sia giusto porre rimedio.
Se riceverò giustificazioni del
tipo :
“Non ti rispondo per non farti
del male e creare aspettative", vedrò di non scrivere più e dimenticare le
aspettative.
Forse sarò una persona sbagliata,
incapace di cambiare, ma in tutto ciò che mi è successo e che ho fatto
succedere, c’è una cosa che mi addolora più di tutto :
“Aver distrutto la mia famiglia,
provocando a tutti coloro che sono stati coinvolti in questa vicenda un dolore
che difficilmente riusciranno a cancellare”.
Chiedo perdono a tutti.
Massimo