"Solo buone notizie, da ora in poi !", dicevo e scrivevo.
Poi ci si imbatte in persone sbagliate, ma purtroppo inevitabili e non passeggere.
E come spesso accade, con la dovuta pazienza ed esperienza, si arriva a farsene una ragione ed a elaborare un antidoto, buono anche se non definitivo.
In maniera analoga mi sono imbattuto in parole pesanti,
racconto di una situazione incredibile ma a che a malincuore ho realizzato essere vera.
Realistiche le parole quanto inaspettata la voce "narrante".
Nella mattine di questi giorni, mi sveglio prima dell'alba e quasi sempre non mi riaddormento.
Mi rigirano e ritornano nei pensieri più le parole che i cattivi incontri.
Come se, presa coscienza del fondo da poco toccato, riprendessi a scavare in cerca di nuovi dolori.
Forse è solo un periodo così, come altri passati.
In tutto questo il cuore non c'entra, o meglio è l'altro cuore, quello non malato, che tentenna e ha di tanto in tanto un sussulto.
Il cuore malato, invece, va che è una meraviglia e mi sta aiutando a ritrovare la scala che porta a "riveder le stelle".
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