sabato 9 ottobre 2010

Bati par tera!

Attendendo mio figlio in piscina, nei mesi del calcio c'è modo di  seguire poche decine di metri più in là una partita di calcio. Non ho nessuna informazione di che campionato si tratti. Mi sono fatto già nei mesi scorsi l'idea che si tratti del campionato amatori, vista l'età dei contendenti o di una una partita di categoria di più basso livello. Un tempo la Terza Categoria era il fondo del calcio, a giocare in quel girone c'era un pò di tutto : coloro che non volevano assolutamente smettere anche se oltre i cinquanta e chi pur negato per il calcio voleva assolutamente provarci. In mezzo si trovavano molti appassionati veri che sacrificavano molte domeniche dell'anno contro avversari di ogni tipo.

Inter - Chelsea
Gli amatori della piscina, come li definirei, hanno tutto della squadra vera. Una divisa impeccabile, un campo di calcio dal tappeto perfetto, degli spalti però desolatamente vuoti anche di familiari e fidanzate.
A guardarli giocare, hanno come tutte le squadre dilettantistiche e amatoriale molte lacune, molti dei giocatori non sono dotati di tecnica o quanto meno spesso sbagliano i fondamentali come lo stop e il calciare.
Tutto viene in qualche modo mitigato da una certa dose di agonismo che, altro difetto di questi giocatori, non  dura molto a causa dei radi allenamenti a cui sottopongono. Ben presto, molti di loro, finiscono il fiato, visto che, per svariati motivi, più o meno seri, si allenano una volta alla settimana confidando nel posto garantito alla domenica, anche grazie al fatto che spesso gli allenatori faticano a mettere insieme una rosa sufficiente per giocare.
Il gioco non esiste, tutto è basato su iniziative dei singoli ma anche sugli errori degli avversari, che svolgono un ruolo determinante ai fini del risultato. L'errore dell'avversario, rarissimo in Serie A va considerato un giocatore aggiuntivo in Terza Categoria.
Inoltre si valutano particolari tipo : la presenza di giocatori particolarmente grassi, e quindi lenti, l'altezza dei portieri che spesso non è la dote migliore e l'età di certi giocatori, sapendo che i più anziani o "esperti" non riescono a durare per un 'intera partita.
Le partite non sono bellissime, caratterizzate da molti rimpalli, lanci lunghi senza mira, tiri fuori dallo specchio della porta, ma anche da molti goal visto il basso livello dei portieri.
Un calcio  da vedere per passione, curiosità ma soprattutto campanilismo.
In queste partite, a causa delle bassa preparazione tecnica dei giocatori i contrasti sono spesso a rischio infortunio. Le scene di giocatori colpiti duramente e rimasti a terra diversi minuti sono comuni.
Oggi mentre guardavo appunto la partita, uno di questi contrasti "ai limiti del codice penale" ha lasciato a terra un  giocatore, penso della squadra locale.  Il massaggiatore o un presunto tale, si è avvicinato al poveretto con un pò d'acqua  tendendo in mano uno spray che ha provveduto a spruzzare sulla parte dolorante.
Inter - Chelsea
Ma il malcapitato non reagiva e mentre le persone intorno discutevano sul da farsi, da uno dei lati del campo è arrivata la voce :
"Bati par Tera!".

Io sono rimasto folgorato, ricordando immediatamente le infinite volte che da giovane avevo sentito questo consiglio dato a chi colpito nelle più diverse parti del corpo : dalla testa, al basso ventre fino alle gambe, era per terra incapace di riprendersi.


Questa era la frase magica che tutti usavano ripetere, buona per tutte le stagioni, per qualsiasi infortunio, che perveniva anche da chi osservava dall'altra parte del campo e che a mia memoria non mi ha mai risolto alcun tipo di infortunio.


"Bati par Tera!". Oggi come 35 anni fa. I miti è vero sono difficili da demolire.

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