Giorno da dedicare al ciclismo, nell'unica gara dell'anno dove valgono le squadre nazionali.
Il mondiale è tra le poche gare che possono cambiare la carriera di un ciclista. Poche sono state le vittorie di outsiders. Tutti i più grandi campioni hanno indossato la maglia iridata, almeno una volta, simbolo del titolo da esibire per un anno intero.
Si corre in Australia, a Melbourne, durante la notte italiana. Strano da vivere e da seguire questo mondiale cosi lontano, e come ogni anno la vittoria è sempre alla portata dei corridori italiani.
Come sarà la corsa dipenderà dal tracciato, ormai conosciuto ma soprattutto dai corridori, dal loro modo di interpretarla rendendola più o meno dura.
Ci saranno fughe di ogni tipo, quelle iniziali e quelle nella parte centrale della gara. Dopo i 220 km di gara si noteranno i veri pretendenti alla vittoria finale, che fino ad allora saranno stati coperti e nascosti all'interno del gruppo.
La distanza sarà l'ultima variabile a incidere nel risultato finale. Chi avrà risparmiato di più avendo doti di fondo specifiche potrà pretendere alla vittoria finale.
Filippo Pozzato tra gli italiani è il più accreditato, colui che avrà quasi tutta la squadra a sua disposizione.
Al telefono l'altro ieri ha confidato a un amico :
"Quest'anno o mai più"
Non mi resta che aspettare.
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