Li chiamerei Manager se fossero in grado di coordinare persone e attività.
Li chiamerei Manager se fossero in grado di gestire i rapporti con le persone e i loro collaboratori, dopo essersi guadagnati quello che ora non saprei tradurre ma che in inglese si chiama "leadership".
Altri l'etichetta di Manager se la portano come gadget aziendale, come fosse il Pc portatile o il BlackBerry.
Nessuno conosce, spesso, il loro passato e l'eventuale buona reputazione che dovrebbero portarsi appresso.
Molti invece così si definiscono, anche grazie alla loro "cattiva" reputazione, sempre conquistata sul campo.
Manager sono coloro che sanno guardare avanti, annusare la Terra ormai prossima , mentre i collaboratori meditano l'ammutinamento, ma vincono la sfida rischiando fino all'ultimo.
Quelli veri sono coloro capaci di conquistarsi fiducia e credibilità, anche grazie alla schiettezza e trasparenza, oppure coloro che realizzano cose che inizialmente sembravano solo dei sogni o dei desiderata, con pazienza e tenacia, passo dopo passo.
Coloro che, con caparbietà e competenza, fanno diventare i loro obiettivi anche gli obiettivi delle persone con cui collaborano e che coinvolgono nell'impresa, non dimenticando, alla fine, di gratificarne l'impegno.
Manager sono coloro che riescono a porsi a capo di altri Manager o aspiranti tali, senza per questo limitarne autonomia e possibilità di crescita.
I buoni Manager sanno circondarsi di persone capaci e affidabili, non da sudditi sempre proni.
Altrimenti si è solo dei capi. Comandanti e controllori di gruppi di persone che non necessariamente condividono gli stessi obiettivi, forzati in quella situazione da necessità, più che dall'amor proprio e dall'ambizione personale.
In ogni caso ci sono sia dei buoni Manager come pure dei buoni Capi, quando sono guidati dal rispetto degli altri e da una buona dose di umiltà.
Nessun commento:
Posta un commento