giovedì 7 ottobre 2010

Il corpo estraneo

Non è stato facile accettare un defibrillatore a guardia del mio cuore, impazzito quel 25 agosto.
Nel corso della mia vita, tutto avrei pensato, ma di arrivare a tanto, mai.
Ho fatto di tutto per non essere colpito dalle malattie di cuore : sono rimasto alla larga dal fumo, ho fatto sempre molto sport, ho cercato di non ingrassare troppo.
Purtroppo ho sottovalutato alcuni aspetti : lo stress, la giusta misura sul lavoro, una sorta di convinzione che toccasse sempre e comunque agli altri.
Purtroppo è toccato a me.
I primi giorni non volevo nemmeno sentirne parlare. Raccontavo e mi raccontavo delle bugie.
Non ero preparato a un ribaltone di tale portata.
Poi, pian piano me ne sono fatto una ragione. Dall'iniziale indifferenza e rifiuto, sono passato al continuo controllo, alla  maniacale misura di ogni sforzo, di ogni respiro affannoso oltre il previsto. Non potevo fare a meno di verificare se il mio cuore battesse ancora.

Più in là nel  tempo, piccole sicurezze hanno allontanato le preoccupazioni e le paure; dopo tutto, ho realizzato che quel corpo estraneo non dava più di tanto disturbo. Solo in occasioni particolari ne percepivo la presenza e anche gli iniziali dolori si attenuarono sempre più.
C'era, ma io potevo pensare a una mia vita normale, senza la preoccupazione che potesse interferire in quello che potevo e volevo fare, anche se, un pur minimo condizionamento dovevo accettarlo.

Mi resi conto che, pian piano, spariva sempre più dai miei pensieri. Succedeva raramente che mi ritrovassi a pensarci. Forse una volta al giorno mettevo una mano al petto, lo sentivo fisicamente e subito riprendevo il mio daffare.

Ora non ne parlo più a nessuno, non perchè voglia nasconderlo, ma perchè mi è diventato indifferente.
Solo le regole prescritte dalla terapia sono l'occasione per prenderlo in considerazione, come fossero delle feste comandate.
Faccio tutto ciò che è previsto, senza nulla tralasciare, ma poi è come se lo chiudessi nel cassetto, ripiegato per bene in attesa del prossimo controllo.
Se tutto va bene sono sicuro che farà quello per cui è stato destinato, nulla di più mi aspetto.
La mia nuova vita va avanti, nonostante tutto, oggi incurante del corpo estraneo.

Rileggendo quanto appena scritto , mi sono chiesto :
"Chi è il vero corpo estraneo ? Il defibrillatore o il defibrillato ?"

1 commento:

  1. hai descritto benissimo quello che credo ognuno di noi ha provato .... l'importante è superare il disagio iniziale e riprendere in mano la propria vita dopo un po'... è l'atteggiamento giusto.. lalla

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