E' notte fonda. La cucina è illuminata dalla piccola luce verde di accensione della base radio del monitoraggio ICD.
Mi sto chiedendo se, dal mio ritorno a casa ieri sera, sia stato contattato per lo scarico dei dati relativi a alla giornata di ieri. Forse si, ma io non me ne sono accorto.
Nel frattempo ho letto il manuale che accompagna il dispositivo : un librone in sei o sette lingue. E' spiegato che il raggio di azione dell'antenna non supera i tre, quattro metri e soprattutto che la direzione del trasferimento è una sola : dal defibrillatore alla base radio e non viceversa.
Nella pratica ciò significa che non possono essere variati i parametri del defibrillatore in modo remoto e a mia insaputa. Tale operazione, è sottolineato, può essere fatta solo dal medico presso un ambulatorio.
Anche se ritengo che l'aggiornamento inverso sia possibile, è corretto che, in ogni caso, sia inibito onde evitare spiacevoli sorprese.
Oggi ho spesso scherzato su questo mio "singolare" controllore che mi tengo in casa, sulla mia privacy del tutto inesistente e sul mio ottimo stato di salute che apparentemente si scontra con la necessità di un cosi stretto monitoraggio.
Ma come ho avuto modo di provare, il cuore senza preavviso fa passare, facendo girare solo per un attimo quello che ci circonda, dalla vita alla morte senza preavviso. Quindi sono felice per tutto questo, spero che i miei dati usati anche a scopo di ricerca possano aiutare i medici a scoprire eventuali altri problemi futuri e soprattutto ad aiutare altre persone con problemi simili ai miei.
Mai avrei pensato di arrivare a tanto, ma sono quà a scrivere alle tre di notte e il buio che mi circonda è quello di una tranquilla notte di Ottobre, portatrice dei primi freddi dell'inverno oramai prossimo.
Il silenzio è rotto dai rumori delle poche macchine di passaggio.
Tra poco il sole riporterà la luce del nuovo giorno : Sabato 23 Ottobre 2010
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