martedì 7 giugno 2011

L'indifferenza

 Solo mentre salivo la scala di casa, questa sera, mi sono ricordato dello scarico dati.
E' ormai un appuntamento fisso di tutti i Lunedì, che si ripete dallo scorso ottobre.
Chissà quanti battiti e quante emozioni ho già inviato verso questo immaginario controllore che rilegge la mia vita con una settimana di ritardo ?
“Stamattina sono uscito troppo di fretta, sono sicuramente sfuggito al modem !”, pensavo mentre salivo gli ultimi scalini.

La giornata, pur con il morale basso, era andata, ubriacata dal lavoro e dai soliti incontri.
Nessuno dei cedimenti, frequenti la settimana scorsa, si era verificato.
Tutto mi era sembrato normale.
“Strano”, mi son detto, “quando il morale è basso, il fisico in qualche modo sembra riscattarsi”.

Aperta la porta, ritrovai la cucina come l'avevo lasciata al mattino. L'asse da stiro se ne stava al centro. Non l'avevo riposto perché sapevo che quella sera, non potevo evitare di sistemare il recente bucato, riponendolo stirato. Non ne ero entusiasta, ma durante il giorno il lavoro mi era sembrato più pesante.

Allungato lo sguardo oltre l'asse, cercai il modem. Ero certo di trovarlo in allarme, con la grande luce bianca lampeggiante per richiamare la mia attenzione.
Non essendo riuscito a contattarmi per tutti il giorno e dandomi per disperso, come altre volte, richiedeva il caricamento manuale .
“Prego premere il tasto Blu per cominciare la trasmissione “, era la frase che mi aspettavo di trovare sul display.

Ma tutte le mie previsioni, furono smontate dall'assoluta, normalità. Nessun allarme in evidenza, tutte le luci erano spente.

“Vuoi vedere che è riuscito a fare tutto questa mattina ?”, dissi, anche se pensavo che qualcosa si fosse inceppato.

Ma leggendo il messaggio sul display, tutto sembrava normale :
“Prossimo contatto il giorno 6 / 6 / 11”, c'era scritto.

“Appunto oggi”, dissi un po' a voce alta quasi volessi svegliare quell'aggeggio che sembrava non fare il suo dovere.
Colsi così l'occasione di una telefonata per “ronzare” davanti al modem per un po', come se, volessi in qualche modo farmi notare.
Camminavo avanti indietro e di tanto in tanto sbirciavo il grande display per vedere qualche segno di attività.

“Non poteva non accorgersi di me”, mi ripetevo incredulo per quell'indifferenza.
Mi sono abituato a sopportare l'indifferenza degli umani, ma certo non sono preparato ad affrontare l'indifferenza di un modem.

Dopo mezz'ora, passata a passeggiare avanti e indietro, da quella arrogante scatola bianca con antenna, non arrivava nessun segnale di attenzione.

Me ne feci una ragione e, cominciai ad armeggiare, attorno ai fornelli per preparami un po' di cena.

Poi sparecchiata la tavola, prima che il ferro da stiro cominciasse a emettere il suo vapore caldo, tornato dalle parti del modem ho potuto verificare che il messaggio era cambiato :
“Prossimo contatto il giorno 13/ 6/ 11”.
Aveva fatto tutto a mia insaputa, senza darmi la minima soddisfazione.

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