lunedì 26 dicembre 2011

La corsa dei bicchieri


E’ abbastanza strabiliante che alle 8.30 del mattino ci siano già migliaia di persone che corrono incuranti della temperatura sotto zero. Lo è ancor di più se ciò accade il giorno di Santo Stefano, uno dei giorni di vacanza per eccellenza.
Le corse programmate erano un paio, pure distanti fra di loro. Gli affezionati della corsa erano accontentati, ma non pensavo di essere tra gli ultimi a partire a Casalserugo, appunto alle otto e mezza.
Nonostante la mancanza di allenamento, ho scelto di percorrere di corsa i dieci km del percorso medio.
Faceva freddo ma si correva senza fatica e ben presto il freddo lasciò il posto a un tepore da faceva star bene. C’erano podisti  imbacuccati come stessero marciando verso il Polo Nord mentre altri in tenuta quasi estiva sembravano incuranti del freddo.  Succede qualcosa di simile anche alle corse estive quando  ci si trova a correre con persone eccessivamente vestite.  Di gente strana ce ne a tutte le stagioni.
Al primo ristoro, che giunse ben presto, per il rotto della cuffia trovai  ancora dei bicchieri per poter bere del the caldo. Tutto era stato saccheggiato da coloro che mi avevano preceduto.
Cosa sarebbe successo al ristoro successivo ?  Bisognava accelerare il passo e rimontare un po’ di gente. Così per un buon tratto la corsa si tramutò in una gara contro la riserva di bicchieri del ristoro successivo.
In quel tratto mi riuscì di rimontare qualche centinaio di persone e giunto al secondo ristoro, pur trovando i tavoli completamente razziati di ogni vivanda, c’erano comunque sufficienti bicchieri per bere del  the caldo.
Gli ultimi tre chilometri passarono senza particolari difficolta, alternando accelerazioni a periodi di recupero.
Con oggi sono ritornato a correre, dopo qualche esperienza di camminata e un tentativo di Nordic Walking.
Correre, in ogni modo, quando è possibile è fonte di benessere e soddisfazione.
“Se fa strada !!”

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