mercoledì 13 giugno 2012

Parole lente


Scuola, università, invalidità, lavoro, CV, amicizia, scrittura, lettura, delusione, felicità, desiderio di cambiamento.
Insieme strano di parole,  apparentemente mal assortito,  ma che rappresenta buona parte della mia vita.
Dietro c’è un cuore che batte,  che rende possibile tutto ciò. Non è tra le parole, perché ormai, da un po’ di tempo ha deciso di ritornare ai ritmi di un tempo, come se non avvertisse più la necessità di strattonarmi.
Tra tutte però spicca una parola che pensavo mi avesse abbandonato : Felicità.
A volte vivo momenti di felicità accompagnati da una grande voglia di vivere. Emozioni  che mi caricano e mi  spingono a superare le difficoltà  di ogni giorno : dall’aiutarmi  a sorridere alle persone che incontro fino a zittirmi per ascoltare qualcuno che mi sta parlando.

Dietro ad ogni parola c’è una storia.

Scuola. Ho cercato di comprendere la scuola di mio figlio e dei bimbi della sua età.  Un modo per ridurre la distanza che c’è tra me e lui.

Università. Oltre che un obiettivo  è  un modo per conoscere e comprendere cose che un tempo detestavo e che ora invece mi appassionano.

L’invalidità è una presa di coscienza,  un misurarmi con la società e le sue classificazioni. Comunque sia non ne uscirò ferito.

Il lavoro, punto dolente, oggi c’è, domani chissà. Non temo solo la crisi, mi spaventa di più l’ignoranza e la mancanza di etica.

Il CV (Curriculum Vitae) l’ho aggiornato e inviato  a qualcuno interessato alla mia esperienza.  Mi è sembrato di chiuderlo in una bottiglia e affidarlo al mare.  In questo caso la destinazione è conosciuta. Chissà …..

Amicizia. Profonda o superficiale che sia significa accettazione e comprensione.

Scrittura : Un modo per rallentare il pensiero. Un modo per combattere i sensi di colpa. Un modo per raccontarsi. Lo scrivere è fine a se stesso come una passeggiata in un bosco nel più sacro silenzio.

La lettura. Un’amica ritrovata.

Delusione. A volte si aspetta una lettera, un gesto , una parola che non arrivano mai. L’attesa spesso parte da un momento di felicità ma termina, quasi sempre, con una lacrima di delusione. E’ la vita.

Felicità. E’ come quelle piante che non comprendi come possano crescere in ambienti molto ostili.
Succede invece che,  quando si è convinti di essere circondati da un panorama brullo, compare come un’oasi  fresca che per un po’ ti ristora …. solo per un po’ …. però.

Voglia di cambiamento.  Molto di quanto scritto sopra nasce dalla voglia di cambiamento, per altre cose invece, spero nel cambiamento che verrà.

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