martedì 17 aprile 2012

Dialogo


“Buongiorno, dovrei fissare un appuntamento per un elettrocardiogramma sotto sforzo”, esordii, appena mi avvicinai allo sportello dedicato alle prenotazioni per tutte le prestazioni di cardiologia.
Era la seconda volta che facevo la fila davanti a quello sportello, cosi avulso dai Centri di Prenotazione Unificati, quasi fosse a difesa di una cittadella.
Pochi giorni prima, ero stato rimandato a casa senza appello, come uno studente rimandato a settembre. La motivazione fu : documentazione scarsa. La ricetta medica non era sufficiente per la prenotazione, ci voleva la prescrizione del cardiologo.
Memore di tutto ciò, continuai :
“Si ricorda di me, signora, oggi ho tutta la documentazione “.
La signora, sgranando gli occhi mi rassicurò :
“Buongiorno, sono sicura di averla già vista, ma non ricordo il suo caso specifico”.

Incurante delle parole della signora, cosciente che non poteva ricordarsi di me, mi affrettai a passarle il plico con tutte le carte.

Avevo letto con attenzione la prescrizione del cardiologo e tra la calligrafia, che definirei incompleta, ero riuscito a malapena ad individuare un  tratto che somigliasse  a “sforzo”.

“Se c’è sforzo, tutto quello che c’è prima deve essere di sicuro ‘ prova da’”, dedussi senza trovare conforto nei segni.
Nel frattempo la signora tentava di leggere quanto prescritto e, percependone la stessa mia difficoltà la indirizzai verso la zona significativa. Rimase immobile a decifrare per qualche secondo poi, convinta, volse lo sguardo verso lo schermo.

Armeggiò, con tasti e mouse per diversi secondi,  poi individuate le informazioni utili mi disse :

“Il primo slot libero per l’esame è per il 20 febbraio, ore 12.15.  Le confermo la prenotazione ?”.

Appresi la notizia come un arciere che scopre di aver mancato il bersaglio. Mi stupì, non la lontananza della data, ma la precisione dell’orario e pensai :
“Nemmeno nei viaggi spaziali si ottiene una simile precisione nel prevedere eventi da qui a un anno !”.

Ma non era finita là, la donna continuò con disarmante sincerità :
“Questi sono gli slot disponibili ad oggi. Se vuole anticipare l’esame, può ripassare per vedere se nel frattempo si siano resi disponibili altri slot più vicini”
“Significa  che devo ogni volta rifare la coda ?”, chiesi incredulo, sperando di essere smentito.
La donna non rispose ma annuì con un cenno del capo quasi impercettibile.

“Si rende conto che tutto ciò somiglia quasi ad un’agonia?”, non trovai di meglio da dire tra l’arrabbiato e il divertito.
“Non so che dirle”,  tagliò corto colei che stava dietro il vetro.
“Senta, intanto mi fissi la data di Febbraio, anzi, ha mica anche un slot per il 2014 ?”, rilanciai con tono di sfida .
“Non ho slot cosi lontani”, mi rispose con un mezzo sorriso, nemmeno tanto divertito.

Raccolsi le carte della prenotazioni, pensando su quale agenda annotare l’appuntamento e allontanandomi, già pensavo a chi telefonare per eseguire l’esame in pochi giorni con la modica cifra di 130 euro.
Pagare così tanto per faticare, mi sembrò uno spreco e un’ingiustizia, soprattutto per coloro che non se lo possono permettere.
Ma il cuore va coccolato, controllato con la giusta assiduità. L’attenzione fa bene a tutto e a tutti. 
Per questa volta i soldi non saranno un problema. 

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