Pressione minima 61
Frequenza cardiaca 59
Nel nuovo letto si riposa meglio. Non c’è più il fossato che si formava tra i due materassi, dentro al quale finivo ogni notte. Il nuovo materasso è un monoblocco sopra il quale posso girarmi e muovermi in lungo e in largo. Il sonno ci guadagna un po’ anche se il trasferimento non ha annullato il fuso orario delle Seychelles, che regola il mio risveglio. Purtroppo mi sveglio sempre alle sette del mattino , ora di Victoria, capitale delle isole Seychelles. Quando apro gli occhi, invece che trovarmi davanti al sole che sorge dall’Oceano Indiano, sbircio tra le fessure delle finestre in cerca di un mattino di là da venire.
Quà in terra veneta sono però le 5 o poco più. Qualsiasi tentativo di riaddormentarmi fallisce, così rassegnato resto a fissare il buio, aspettando il filtrare delle prime luci dell’alba.
Non guardo nemmeno più l’orologio. Aspetto il suono della sveglia, quasi a controllare quanto sia precisa senza mai perdere un colpo. Piccole cose che si ripetono ogni mattina ma che non riesco ad eludere, nemmeno affidandomi alle 15 gocce di sonnifero, che qualche volta prendo, quando dopo la mezzanotte non riesco ancora a prendere sonno.
Stasera ho finito il trasloco. Mi ha stupito la quantità di roba che in questi due anni sono riuscito ad accumulare. L'occasione mi ha permesso di buttare molte cose : vestiti di quando pesavo 15 chili in più, scarpe fuori moda e oggetti inutili o inutilizzati.
Nel buttare tutta 'sta roba, speravo di gettare pure i ricordi che mi legavano a quegli oggetti, che da anni tenevo in armadio o in un cassetto senza più degnarli di una seppur minima attenzione.
I vestiti come gli oggetti, se ne sono andati, senza opporre resistenza, nei contenitori. I ricordi invece, che pensavo di veder sparire con loro, come dei fedeli piccioni viaggiatori hanno ben presto ritrovato la via di casa e della mia memoria.
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