Queste attività che nel caso di grossi cambiamenti reputo necessarie e utili, in altre circostanze nascono per cause o motivi spesso sconosciuti o indicibili.
Inizialmente percepivo questi “interrogatori”
come una sorta di tribunale che aveva il compito di giudicare le mie scelte e
il mio operato nel corso degli anni.
L’esperienza mi ha poi insegnato, che la collaborazione e il confronto erano sempre utili, a me, che dovevo
rispondere alle domande, ma anche a coloro che annotavano con cura le mie risposte.
Mi consolava il fatto che alla fine erano
loro, "gli inquisitori", a dover preparare decine di slides PowerPoint, sollevandomi così, da quella
noiosa incombenza.
Coloro con cui avevo a che fare
erano spesso le teste di cuoio dei fornitori, le persone più esperte, mentre raramente
mi sono dovuto confrontare con ragazzi alle prime armi.
In ogni caso il loro compito era
del tutto simile a quello che negli eserciti è assegnato agli incursori :
preparare il terreno per l’invasione delle truppe che nello specifico significava : creare le condizioni di lavoro per altri consulenti.
Il compito non era difficile. Il
mondo non è perfetto e quindi margini di miglioramento se ne trovano sempre.
Mi sono trovato davanti, durante le interviste, a dei semplici
scrivani, tutti intenti ad annotare quello che io narravo, come dovessero
scrivere le mie memorie, mentre in altre occasioni dovevo confrontarmi con un interlocutore
che non smetteva mai, di obiettare su tutto ciò che raccontavo.
Quest'ultimi incontri erano caratterizzati da molte domande del tipo: "Perché non un'altra soluzione?", seguite da altrettante spiegazioni, quasi a dover dimostrare di avere, per
ogni presunta cazzata, un alibi da esibire.
Alla fine si concludeva il lavoro,
nonostante qualche scambio di opinioni "dialettico" e qualche “vaffa…” ingoiato all'ultimo istante, senza rancori e con una sorta di comprensione reciproca.
Arrivava così, il momento del resoconto finale.
La cerimonia, enfatizzata dal coinvolgimento
dei manager più qualificati di entrambe le aziende, presentava sempre una
situazione imperfetta, passibile di miglioramento, che cercava di preparare il
terreno per consulenze future senza però affermare che, ciò che era stato fatto
era del tutto sbagliato.
L’obiettivo, nemmeno tanto celato, era quello di
permettere ai consulenti (le truppe di invasione) di poter lavorare in seguito senza l’opposizione del
personale interno.
Fondamentale era la Gap Analisys,
spesso sintetizzata da uno schema grafico che aveva il compito di descrivere quanto
la situazione accertata si discostava dalla condizione ideale (spesso identificata
dalla parola Target).
La rappresentazione più
comunemente utilizzata somigliava in tutto e per tutto a una ragnatela da dove si diramavano a raggio gli assi relativi agli aspetti
oggetto dell’assessment. Le punte esterne identificavano la condizione ideale, mentre il centro identificava la condizione peggiore. Il risultato dell'indagine, altro non era
che una sorta di “girotondo di ragno” all’interno
della ragnatela. Il massimo non si raggiungeva quasi mai e, più era lo
scostamento dalla situazione Target, più consistenti potevano essere i contratti futuri.
Così spesso funzionano le cose
nelle aziende.
Ma come gli esami, anche per noi,
gli assessment non finiscono mai.
Di accertamenti siamo costretti a
farne spesso. A volte per problemi di salute accurati esami setacciano buona parte del nostro corpo, mentre altre volte, per meglio affrontare i cambiamenti che riguardano la nostra vita, passiamo molto tempo a raccontarci a qualcuno in grado di aiutarci a trovare le possibili soluzioni. In realtà, in molti casi, l’importante
è non peggiorare, senza coltivare l’illusione
di arrivare all'eccellenza Anche l’essere imperfetti può regalare
equilibrio e voglia di vivere.
Stasera mi sono fatto una sorta
di assessment. Quasi per gioco ho dato una valutazione ad alcuni aspetti della
mia vita : L’amore, il lavoro, la salute, i soldi, le amicizie e riportando i valori nella ragnatela ho ottenuto il grafico che segue.
Come si vede la il Gap da colmare
è in alcuni casi significativo e forse incolmabile. Di sicuro, in alcune aree,
avrò bisogno di qualche consulenza , in altri casi sono certo di poter migliorare confidando nelle mie forze
Il resto lo affido alla
provvidenza e alla fortuna, caso mai volessero darmi una mano.
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