Stamattina il termometro
della carrozzeria segnava meno otto.
“Freddo, molto freddo
stamattina”, ho pensato.
Così come spesse volte
in passato, quando le condizioni sembrano estreme, mi viene la voglia di non
lasciarmele sfuggire… Vedi mai…
Così messi i panni da podista
polare, con Ipod al seguito, ho cercato un po’ di ottimismo in una camminata
lungo la solita ciclabile.
In fondo, subito dopo
l’avvio , mi sono reso conto che di estremo c’era ben poco. Il freddo secco era
quasi mitigato da un sole pallido, quasi impotente nel riscaldare l’aria gelata
che sfiorava il viso quasi a tagliarlo.
Insomma alla fine si
stava molto bene e per strada altri “estremisti” correvano o camminavano molto
più imbacuccati di me.
La musica intanto ,
attirava di tanto in tanto la mia attenzione. La playlist è sempre la stessa :
192 canzoni che si susseguono in modo casuale. Glia accostamenti sono talvolta speciali
e la casualità crea coincidenze con gli stati d’animo, spesso quanto meno sospetti.
Verso il ritorno,
fermatomi a fare due chiacchiere con un anziano signore, che sembrava quasi una mummia tanto
era coperto, ho potuto ascoltare la storia di un suo viaggio, fatto nel l’agosto
del ’58, quando, partito in bici per andare a trovare parenti a Trieste, all’ultimo
bivio utile, cambiò direzione e voltando a destra, dopo qualche giorno era a
Pompei.
Bel modo di
organizzarsi le ferie !
La passeggiata è stata
caratterizzata da tratti di corsa alternati da parti al passo, un buon modo per
riacquistare un po’ di ottimismo.
Nessun commento:
Posta un commento