Di mio padre ricordo i silenzi e
l’atteggiamento serio e severo. Temevo i suoi giudizi che spesso mi
arrivavano per bocca di mia madre. Poche sono state le occasioni in cui ci siamo
parlati direttamente. Abbiamo lavorato assieme, ma non gli ho mai perdonato di
non avermi insegnato il mestiere di muratore. Forse era convinto che il mio
destino doveva e poteva essere migliore, ma io ho sempre desiderato saper tirare
su un angolo di muro perfettamente a piombo.
Abbiamo sempre festeggiato i suoi
compleanni in maniera molto semplice. Ci si trovava tutti a casa, figli e nipoti a mangiare delle paste e una
fetta di torta. Così erano le feste di compleanno a casa mia. Tutti i compleanni
erano uguali : una serata tutti assieme con qualche dolce e un bicchiere di spumante.
Ricordo di aver soffiato sulle candeline solo dopo i trent’anni.
Di quelle feste non c’è una foto
negli album di famiglia, come se il passare del tempo non fosse degno di essere
ricordato né di avere dei riferimenti precisi.
Guardo le foto della mia infanzia
e fatico a collocarle negli anni, fatta eccezione per quelle della Prima Comunione e della Cresima. Molte
delle persone presenti in quelle
immagini non ci sono più.
Solo con l’inizio del nuovo
millennio, dopo anni di lontananza, ho avuto modo di passare un po’ più di tempo
con mio padre. Ci accompagnava alle gare, quando mio figlio correva in
bicicletta. Passò molte delle domeniche dell’estate del 2000 ai bordi delle
strade a incitare il nipote che faticava sui pedali.
Si divertiva moltissimo e non
aveva fretta di tornare a casa da mia madre, che mai aveva provato a seguirci.
Venne il 5 Ottobre del 2000 e in un clima rasserenato e diverso da quello degli
anni precedenti, organizzammo la sua festa di compleanno.
Quella volta curammo i
particolari come non mai.
Due candele a forma di 72
andarono a ornare la sua torta di compleanno, forse per la prima volta spense le candeline
tra gli applausi di tutti. Di quella serata è rimasta pure una foto : tutti in posa
dietro alla torta.
Quella sera, anche se non
eccezionale, fu diversa dalle quelle degli anni precedenti.
In realtà quella festa fu, tra
foto ricordo e candeline sulla torta, una sorta di traguardo, un prendere coscienza
per tutti noi che il passato poteva essere migliore e più sereno.
Per mio padre fu l’ultimo
compleanno.
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