La fiducia nella tecnologia non
mi ha ancora abbandonato.
Ieri ho potuto sperimentare le
potenzialità di due navigatori freeware, cioè che non costano niente : Waze,
una sorta di Navigatore Social e Maps, quello fornito con Android di Google.
Usando Waze mi ero ripromesso di
arrivare dritto all’albergo, nei pressi di Milano2, dove avevo prenotato una camera
per la notte. Volevo passarci prima per
non avere poi sorprese al ritorno.
Dopo aver impostato l’indirizzo
dell’albergo riportato nella prenotazione, il navigatore mi ha guidato abbastanza
agevolmente fin nei pressi della meta. Ad un certo punto con piglio deciso mi ha indicato
di svoltare a destra e con solenne soddisfazione mi ha comunicato l’arrivo a destinazione.
Guardandomi intorno non vedevo
niente che somigliasse a un albergo a quattro stelle.
Mi accorsi però che, di fronte a
me, un cartello indicava :
“Ospedale San Raffaele – Pronto soccorso”.
Non ero nel posto che desiderato.
Qualcosa non aveva, di certo, funzionato.
Così, invertita la marcia, dopo
aver vagato nei dintorni, il rinvenimento dei cartelli indicatori mi aiutarono
a trovare l’albergo.
Sempre confidente nella
tecnologia, prima di ripartire, mi presi cura di memorizzare le coordinate dell’albergo
in modo da poterlo indicare, con precisione, a Waze più tardi.
Al ritorno indicando al
navigatore il punto in precedenza memorizzato ero sicuro che sarei stato
guidato a destinazione senza errore.
Seguii le indicazioni senza
indugio. Riconobbi i luoghi già visti qualche ora prima , ma ad un ceto punto
udii un’indicazione controversa :
“Tra 100 metri girare a destra”,
nel buio eseguii la manovra.
“Destinazione raggiunta”, disse la
voce raggiante del navigatore.
Non diedi peso a ciò che poteva
essere un presagio sinistro, licenziai Waze e mi affidai al navigatore di
Google.
La voce femminile del nuovo
navigatore aveva un timbro un po’ troppo sintetico e le indicazioni erano
alquanto imbarazzanti, del tipo :
“Proseguire in direzione
Nord-Ovest lungo via….”, oppure
“Uscire dalla rotonda e imboccare
via….”.
La prima indicazione presupponeva
la presenza di una bussola in macchina, mentre la seconda dava per scontate due
condizioni : la presenza dei cartelli con i nomi delle vie a soprattutto il
fatto che io fossi in grado di leggerli. Insomma anche al secondo tentativo non
è stato facile trovare l’albergo.
C’è un modo di dire, che spesso
si usa quando qualcuno declama i vantaggi dei software regalati.
“Costa niente ma non hai niente”.
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