Saliscendi.
Pur senza allenamento, stamattina mi sono comunque cimentato
in una gara sui 13 Km.
“Gara con chi ?”,
“Con nessuno ! Il solito gioco a raggiugere chi sta davanti “.
Ne ho raggiunti pochi ma molti mi hanno superato.
“Bisogna saper
perdere”, direbbe qualunque saggio.
“Bisogna saper partecipare, senza pretese quando non si è
pronti”, questo vale per molte situazioni di vita.
L’allenamento porta chiarezze di idee e aiuta a
intraprendere la tattica di gara più adeguata.
La strada, meglio i sentieri, stamattina salivano e
scendevano senza soluzione di continuità. La discesa sembrava non arrivare mai, tanto che per buoni tratti sono salito al passo e senza fretta.
Il cuore non si affannava più di tanto, erano le gambe e la
preparazione fisica ad essere latitanti.
Il cuore sembrava dire : “Stamattina mi sento un orologio,
vado che è un piacere ! Chi tira indietro ?”.
In ogni caso, pur con questo tipo di conflitto interno sono
arrivato, stavolta con un po’ di affanno, ma non stremato.
Il ristoro finale prevedeva anche le caldarroste visto che
la manifestazione era denominata “Corsa dei Marroni”.
Solito problema di parcheggio dovuto alla grande
partecipazione.
Qualche imbarazzo in uno dei ristori dove mancavano i bicchieri. Errori simili non si fanno alla 22esima
edizione.
Mio figlio non mi ha mai abbandonato. Forse teme la mia tendenza a camminare sul bordo del precipizio.
Forse non ci crede ancora, ma adesso i burroni riesco a distinguerli meglio di qualche tempo fa.
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