martedì 4 ottobre 2011

Sarò breve


Penso sia una strategia di marketing enfatizzare una nuova tecnologia evidenziando quanto sia il divario con quelle che l’hanno preceduta.
Il passato sembra decrepito e il nuovo trasmette l’impressione di poter cambiare il mondo.
Allo scopo di ingigantire le differenze vengono sciorinati numeri e confronti a cui si stenta a credere.
I grafici a volte si sprecano.
Lo scetticismo e il pragmatismo sono però d’obbligo verso chi promette miglioramenti strabilianti.

Le persone specialiste in questi tecniche di comunicazione vengono definiti “tecnici di prevendita”.
Molti di loro sono ex tecnici che non sono riusciti a completare la trasformazione verso un ruolo commerciale.
La maggioranza sono delle persone estremamente precise e corrette ma alcuni di questi personaggi, abili nello trasmettere le meraviglie di ciò che cercano di vendere, mi ricordano quei ciarlatani che nel far west vendevano intrugli miracolosi ai primi pionieri, in quelle terre dimenticate.

Per fortuna i cosiddetti "venditori di fumo", sono facilmente riconoscibili e di solito basta un paio di domande ben assestate per smontare l’ “intruglio miracoloso” che descrivono con tanta enfasi.

Cosi stamattina un tizio arrivato a presentare una nuova tecnologia detta ”In Memory Computing”, ha pensato bene di partire dalle origini dell’informatica.
Ha così presentato il primo computer a valvole, descrivendo successivamente i transistor, i circuiti integrati e buona parte dei processori degli ultimi 30 anni.

Un preludio cosi ampio non lo vedevo da anni e per un po’ ho vissuto l’ansia da presentazione PowerPoint.
Mi sono chiesto :
“Ma se è partito da così lontano quante saranno le Slide che dovrò sorbirmi ?”

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