Ho trascritto a mano il testo delle trasmissioni che parlavano di astronomia e viaggi spaziali.
Ricordo ancora oggi molti particolari dei viaggi delle missioni Apollo.
Date nomi luoghi sono ancora impressi nella mia mente e penso ci rimarranno per sempre.
Conoscevo nei minimi dettagli le missioni e il loro svolgimento, i compiti degli astronauti, i tempi delle missioni.
Quei viaggi mi affascinavano e appassionavano in modo particolare.
Dei viaggi conoscevo anche i rischi e i pericoli, i momenti in cui non c'era una seconda possibilità. C'era però un particolare che mi angosciava e riguardava il viaggio di ritorno.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnDbR_JKNUwUfI6Z1IJpNwCeyAeR6POw37Qy9txDjrbAzYut9wLa2_x8oal_r2jx75pdvQg3B_fU3zjbOi3ecbmcE823kwVaQtkZL60_OwZ1jpjwcXbghyphenhyphenE8uHEClm_A_HwuJ28wAk_t0/s200/luna.jpg)
Questo momento avveniva quando la navicella si trovava nella parte nascosta della Luna dove le trasmissioni erano interrotte.
Dell'avvenuta accensione se ne aveva conferma solo al ricomparire della navicella e la mancata accensione dei motori precludeva il ritorno, condannando gli astronauti a rimanere nell'orbita Lunare e a una triste fine.
Questo metteva qualche ansia nella mia mente di ragazzo e di appassionato, ma l'evento non si è mai verificato e tutti gli esploratori lunari sono tornati felicemente a terra nonostante le peripezie dell'Apollo 13.
Oggi la mia vita per certe situazioni si trova a viaggiare dietro alla faccia nascosta della Luna. I motori non si sono riaccesi e non so se mai si riaccenderanno.
La cosa non mi mette angoscia come il ragazzo di un tempo, ma ne prendo atto.
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