Le cose che ci accadono o che accadono attorno a noi, possono essere facili o difficili da comprendere.
A volte risultano incomprensibili in un primo momento e più chiare con il passare del tempo.
Il più delle volte per comprendere un fenomeno si usa la stessa metodologia che applichiamo nella risoluzione di un puzzle.
Ciò significa che capire è in parte legato alla necessità di raccogliere più informazioni possibili (i pezzi del puzzle), metterle insieme per creare un quadro che descriva quanto successo.
Esattamente come si fa con un Puzzle.
Se siamo affetti da un sintomo o un malessere che non conosciamo, generalmente ci rivolgiamo a un medico.
Quest'ultimo, applica il più delle volte il metodo del Puzzle. Ci ordina tutta una serie di esami, ci visita, ci ascolta.
Quando è in possesso di tutte le informazioni richieste, le mette assieme le ordina, compone il Puzzle, formula la sua diagnosi.
Nel caso, dubbiosi, ci rivolgessimo a un medico diverso, questo, con molta probabilità, applicherebbe lo stesso metodo del precedente, anche lui ci richiederebbe esami e informazioni, magari diverse e una volta composto il suo quadro d'insieme formulerebbe la sua diagnosi.
Potrebbe succedere che le due diagnosi siano del tutto diverse, come pure le cure che ne conseguirebbero.
Quindi in questo tipo di approccio conta molto chi indaga, la sua cultura i suoi punti di vista.
La risoluzione finale del Puzzle non è univoca.
Questo vale per molti situazioni ed eventi della vita normale.
Nel campo della politica i risultati dei puzzle a volte sembrano appartenere a fatti diversi tanto diverse e distorte dai punti di vista sembrano le analisi finali.
Esiste una visione reale ? Si, l'evidenza permette la verifica della realtà ma molte volte invece è il confronto, la discussione che avvicina le opinioni, rende simili le visioni del puzzle, senza però necessariamente definire la realtà.
Altre volte esiste qualcuno che ha il potere di decidere cosa è reale e cosa non lo è. Le religioni hanno questo tipo di organizzazione, come pure molti ambienti di lavoro dove la necessità di decidere è molto spesso legato a una sorta di lotta per la sopravvivenza.
Esistono poi i misteri. Normalmente riteniamo che i misteri siano qualcosa di sconosciuto, incomprensibile a tutti o a quasi tutti.
Spesso però un fenomeno o un evento diventa un mistero quando nel processo di comprensione non è più possibile applicare la regola del Puzzle o quanto meno non si riesce a collezionare tutte le informazioni utili.
Un mistero non è contraddistinto dalla mancanza di informazioni ma dalla impossibilità di accedervi.
Un esempio di mistero è stato l'11 Settembre e l'attacco alle Torri Gemelle.
Gli Stati Uniti da tempo sapevano di essere nel mirino dei terroristi di Al-Qaida. Le varie organizzazioni preposte alla sicurezza erano ognuna per proprio conto sulle tracce dei terroristi.
Qualcuno sapeva che alcuni arabi avevano frequentato dei corsi di volo. Altri controllavano persone i cui movimenti erano da tempo sospetti. Altri ancora avevano notato l'arrivo nell'estate del 2001 di alcuni sospettati in territorio americano. Tutto sembrava sotto controllo con un piccolo particolare.
Ciascuna organizzazione Cia, Fbi o altri, non conoscendo le informazione in possesso delle altre, non erano in grado di correlare, comporre il puzzle, di ciò che stava succedendo. Non ci fu risoluzione in tempo del mistero, il fatto cambiò il corso della storia, influendo pesantemente sulla vita di ciascuno di noi.
Solo con il tempo queste cose si sono potute realizzare dimostrando l'inefficienza dei servizi segreti della maggiore potenza mondiale.
In Italia un fenomeno simile fu "Il mistero di Ustica". Per anni tutti ci siamo chiesti come avvenne quel fatto.
Ora sappiamo che per molto tempo, tutto era conosciuto, ma inaccessibile, chiuso nelle menti e nelle casseforti di persone e organizzazioni rimaste per anni nascoste.
Ora a distanza di anni il puzzle si è quasi composto, ma quel giorno rimane ancora un mistero.
Esempi, pensandoci, se ne trovano molti. La mafia per certi versi è una sorta di mistero. Quando se ne conosce una fetta, si perde traccia del resto.
Colui che spiegava tutto questo a un certo punto concluse :
"Il mondo del futuro sarà caratterizzato più dai misteri che dai puzzle. Prepariamoci a questo cambiamento "
Chissà come sarà il futuro, ma questi concetti mi sono tornati alla mente in questi giorni, mentre si sta dibattendo della legge sulle intercettazioni. Sembra fatta apposta per creare Misteri, per impedire che ognuno di noi o chi per noi, possa comporre un Puzzle, correlare le informazioni e avvicinarsi alla realtà.
E' in gioco parte del nostro futuro.
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