giovedì 17 giugno 2010

Mondiali : primo giro di campi

Primo giro di partite. Molte aspettative deluse. Qualche sorpresa. Molto grigiore di gioco a parte qualche sprazzo di luce e qualche prodezza. Delle papere, soprattutto dei portieri, se ne è già parlato molto.

Di solito le prime partite dei mondiali mostrano situazioni spesso sbagliate. L'esordio conta per tutti, vecchi e nuovi, campioni o meno.
Le piccole squadre al cospetto dei grandi nomi trovano energie nascoste per prestazioni al di sopra del normale. Peraltro le grandi squadre a volte snobbano gli avversari che considerano più deboli.
Ne risultano partite al limite del paradosso, quali Brasile - Corea del nord, dove i piccoli coreani hanno retto al Brasile, plurivittorioso, per più di un'ora, segnando alla fine anche un goal.
Insomma i piccoli giocano "partite della vita", gli altri cercano di raccogliere il massimo spendendo il minimo, pensando al futuro più duro che li attende.

Già il secondo turno emetterà verdetti più netti e ci sarà minor livellamento nelle prestazioni.
Poche certezze. Su tutte la freschezza atletica e il gioco della Germania, che ha surclassato l'Australia, ma che comunque va rivista con avversari più di spessore. Qualcuno potrebbe dire che la Germania sembra talmente in forma da dubitare sulla sua tenuta per tutto il corso del torneo.
Non va dimenticato però che il torneo si svolge nell'inverno australe e lo spreco di energie sarà minore di quello già provato nei tornei estivi passati.

L'argentina che, nonostante le peripezie passate durante la fase di qualificazione, va messa tra le favorite è tutta da scoprire. La prima partita ha mostrato una certa facilità ad andare a concludere, ma anche , soprattutto con Messi una certa imprecisione nei tiri e nelle finalizzazione. Che tutto ciò fosse dovuto alla sufficienza con cui hanno affrontato la Nigeria saranno solo i risultati delle prossime partite a chiarirlo.

La Spagna è partita con una batosta difficile da recuperare, passerà al secondo turno con lo sprint nelle ultime due partite ma le squadre del girone non staranno a guardare.

Quindi un mondiale senza grandi stelle, o dove i campioni non si sono ancora distinti.
In attesa dei vari Messi, Eto'o, Drogba, Rooney, Lampard, Gerrard va segnalato Thomas Muller veramente capace di far cambiare marcia alla Germania.

Dell'Italia poco da dire. Passato il turno, qualcuno forse entrerà in forma e anche se non sarà il Pablito di Spagna 82 rischiamo qualche bella figura.
Ripeto il problema sarà passare il turno visto la sterilità dell'attacco e la fragilità della difesa. Slovacchia e Nuova Zelanda rischiano di sembrarci Argentina e Brasile.
Il Pablito vero è  a casa a bazzicare tra discoteche e altro e si chiama Mario.

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