Stamattina ho corso tra Chioggia e sottomarina, un po' tra i ponti e le calli della prima e sull'arenile della seconda. Ecco alcune considerazioni e situazioni.
Subito dopo la partenza tre podisti, con una lena migliore della mia, mi superano con un'andatura almeno 30 secondi al km più veloce. Indossano la stessa divisa, maglietta rossa e pantaloncini neri, come molte persone che condividono le corse domenicali, ma lo sponsor era tra i più stani che avevo mai visto.
Solitamente nulle magliette si trovano sia frasi goliardiche tipo “Non mollo mai”, letto sulla maglietta di una signora nei pressi del traguardo, che le denominazioni di derivazione campanilistica tipo “Podisti dolesi” a identificare il gruppo di Dolo, un paese del veneziano, per finire sulle sponsorizzazioni che possono arrivare da Pizzerie come da Autofficine.
Stamattina lo sponsor di quei signori, di cui parlavo prima riguardava un'azienda specializzata nella “Bonifica Ordigni Bellici”, scritta che appariva ben in vista.
Proseguendo poi la corsa mi sono posto le seguenti domande :
“ Bonificare quali ordigni bellici ?”,
“Ma non siamo in tempo di pace (o quasi) ?”.
Proseguendo, ma non troppo, la strada portava verso la laguna e presentava una veduta molto bella di Chioggia. Di li a poco ho notato un podista che, fatta una sosta, stava fotografando.
“Bella idea”, mi son detto, “anch'io potevo portare con me la fotocamera , quella piccola !”.
Ma avvicinandomi ulteriormente, ho notato che il panorama altro non era che lo sfondo per tre signore, accuratamente in posa. Ridevano di gusto e tutte è tre avevano in braccio tre cani, molto simili tra loro tanto da sembrare della stessa razza. Li tenevano in braccio come fossero tre bimbi e pure i cani, forse immedesimandosi nel ruolo, avevano assunto una posa quasi umana, appoggiando la zampa sulla spalla.
Ho pensato che in altri tempi quei tre cani potevano essere sostituiti da dei bambini in carne e ossa. La cosa mi ha messo un po' di tristezza e proseguendo mi sono ripromesso di annotarlo su queste pagine.
Per finire vorrei affrontare la questione dell'ultimo chilometro. In tempi in cui non c'è podista che giri sprovvisto di GPS per effettuare misurazioni e mappature dei percorsi su Google o altri servizi simili, non c'è corsa che presenti una corretta segnalazione dei chilometri.
Il più delle volte la cosa sembra funzionare per i primi chilometri, quelli che spesso filano via senza fatica. Nel corso di questi tratti iniziali le segnalazioni coincidono con i dati del GPS ma, con il proseguire del percorso a volte spariscono per riapparire saltuariamente o, altre volte sembrano proprio disposte a casaccio.
Ma la peggiore delle segnalazioni è quella dell'ultimo chilometro. Ho notato che si trova in tutte le corse e di certo dovrebbe avere una funzione rassicurante per il podista che quasi sempre arriva un po' sfinito e desideroso di un buon ristoro.
Quello che succede invece è che l'ultimo chilometro sembra misurato con un metro elastico tanto da far diventare l'opportunità di un finale in crescendo in una sorta di agonia che sembra mai finire.
Quindi un consiglio agli organizzatori : non sono importanti le segnalazioni lungo il percorso, ma fate con cura la misura dell'ultimo chilometro, anzi potendo segnalate anche il mezzo chilometro, senza approssimazione !
Una nota di cuore : Stamattina il cuore batteva più piano del solito.
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