Oggi votano dodici milioni di persone.
Tutte queste persone sono chiamate a votare per i propri amministratori locali, ma la propaganda elettorale e la politica di questi anni, ha trasfigurato la necessità di scegliere persone capaci di amministrare la cosa pubblica in un referendum pro e contro il solito manipolatore.
Non sono interessato dal voto, ma pur accettando la qualità della politica e dei politici di questi anni spero che questo pozzo di San Patrizio dentro al quale, da più di venti anni, stiamo sprofondando finisca e si possa ritrovare la strada per risalire a rivedere le stelle.
Penso che non esitano leggi elettorali che possano travisare il voto di un popolo stanco dei propri governanti. Quindi è importante capire il voto di oggi con la speranza, del tutto personale, di poter intravvedere anche piccoli segnali se non grandi stravolgimenti che alimentino la speranza di un ritorno alla normalità da cui iniziare a ricostruire il senso civico del nostro paese ormai spazzato via.
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