Accompagnare vuol dire tra le altre cose : “Andare insieme a qualcuno in un luogo” , oppure , “Unirsi a qualcuno, nella stessa direzione”.
Nella sostanza identifica una condivisione di gesti, di direzioni e intenti.
Nel nostro immaginario alla stessa parole associamo anche un velato significato di assistenzialismo che fa in certi contesti avvicinare la parola al significato di aiutare.
Spesso l’accompagnare è una azione associata alle persone anziane, a chi appunto è bisognoso di aiuto o in parte non autosufficiente.
Accompagnare può anche essere sinonimo di confortare, a volte vale la pena accompagnare qualcuno, quando la strada da intraprendere si presenti particolarmente dura (qualsiasi tipo di strada).
Poi le parole, quando vengono inserite in contesti nuovi o inusuali, pur mantenendo il loro significato originale e la loro carica emotiva vengono utilizzate per distorcere la realtà.
Nel mondo del lavoro per esempio la parola accompagnare viene usata, di questi tempi, quando si intende operare una riduzione del personale agendo sul pensionamento anticipato, appunto, delle persone più anziane, spesso, quelle con più esperienza.
In questo caso, della parola si sfrutta il significato di assistenzialismo, facendo intravvedere, in quel gesto che sembra mettere a riposo delle persone, soprattutto una sorta di favore verso il lavoratore piuttosto che una strategia dettata da chissà quali necessità di amministrazione o riduzione costi aziendali.
Poi i soldi possono dare soddisfazione sia a chi lascia, suo malgrado il lavoro, sia chi si libera di risorse “vecchie” per sostituirle con altre più giovani o comunque meno costose.
Ma il significato di accompagnamento, in questo caso, più crudamente si avvicina a : congedare qualcuno, accompagnare una persona alla porta.
Chissà perché le aziende mirano ad essere composte da personale giovane, forse perché portano idee nuove, forse perché i giovani possono sopportare un precarietà maggiore pregiudicando il futuro loro e in parte anche il nostro.
Nella vita si invecchia sempre più tardi mentre nel lavoro del lavoro si diventa inutili sempre prima.
Quello che sta nel mezzo è un vuoto di opportunità ma anche di civiltà.
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