sabato 15 gennaio 2011

Di Padre in Figlio

Un uomo una domenica d'estate torna lungo l'autostrada al termine di una giornata passata tra sentieri di montagna che pensava di non poter più calpestare.
Verso le 15 mosso da chissà che fretta viaggia verso casa. Sa' che nessuno lo sta aspettando. Nonostante tutto  mette la macchina  al massimo consentito e  punta dritto verso casa.
Nel passare una macchina più lenta, forse distratto da qualcosa, devia in modo immotivato e tampona l'auto che oramai gli sta di fianco.
Ne segue un gran colpo, una carambola. Le macchine diventano incontrollabili, ma fortunosamente rimangono dritte e soprattutto si fermano senza provocare altri disastri.
La donna tamponata e l'uomo che si è distratto ne escono increduli ma illesi. Delle auto invece rimane un cumulo di rottami.

Il figlio torna assieme a un amico, una domenica di Gennaio dopo aver sciato tra i boschi nei dintorni di  Cortina.
Verso le 15 si trova sulla stessa autostrada che il padre percorreva quella domenica di Luglio, forse solo venti chilometri più  indietro. Il giovane mosso da chissà che fretta, occupa la corsia di sorpasso, quella più a sinistra. Non corre al massimo ma la velocità è comunque rispettabile.
Ignorando le avvisaglie, sente le palpebre appesantirsi. In pochi secondi il sonno lo coglie e in un momento striscia il guardrail di sinistra. Ne esce un rimbalzo che spinge l'auto verso il guardrail di destra che rilancia a sua volta la macchina a sinistra. Dopo aver attraversato l'autostrada per ben due volte la carambola finisce in corsia di sorpasso.
In questo delirio di attraversamenti nessun altro veicolo viene coinvolto. I due ragazzi escono spaventati ma illesi.
Dell'auto rimane un cumulo di rottami.

Aggiungere altre parole mi sembra superfluo.

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