L'esperto di topi, dopo essersi fatto attendere per una buona mezz'ora, arrivò con il piglio di chi la sa lunga.
Entrò in casa scrutando il pavimento come un cane segue una pista.
Non vedendo niente di sospetto, chiese, soprattutto per sincerarsi di non aver sbagliato casa :
"Non vedo tracce di legno per terra, o di qualcos'altro caduto dal soffitto !"
Lo tranquillizzai dicendo :
"Grazie al cielo ancora non è caduto niente, magari succederà da un momento all'altro, però tra l'altro, giusto oggi ho fatto le pulizia di casa!".
Poi l'uomo cominciò a osservare il soffitto, mentre io cercavo di spiegare i fenomeni di cui ero vittima.
Con la sicurezza dell'esperto, immediatamente scartò l' ipotesi dei topi, degli uccelli e di altri animali conosciuti. Mi spiegò, forte dell'esperienza, che i topi non frequentano luoghi dove non c'è niente da mangiare, non sono dediti allo scavo ma si limitano a passeggiare in lungo in largo.
Restavano, secondo lui solamente i tarli come ultimi e unici imputati. Quest'ultimi sono capaci di rumori molto forti quando si imbattono in un legno particolarmente duro. Io incredulo ascoltai senza però riuscire a collegare il tarlo con i rumori che accompagnano le mie serate e le mie notti.
"Se ha pazienza, sono sicuro che tra poco i rumori riprenderanno, li ho sentiti poco prima che lei arrivasse", proposi non ancora convinto della diagnosi.
Aspettammo il rumore con pazienza o impazienza, come si attende una voce nel corso di una seduta spiritica. In silenzio, guardando il soffitto, l'uomo ribadì più volte la sua diagnosi rassicurandomi che non mi sarei mai trovato a tu per tu con chicchessia.
Ma il rumore non si manifestò, silenzio solo silenzio rotto ogni tanto dal rumore delle macchine della strada di fronte. Immaginavo i topi sopra la nostra testa, mentre ci osservavano e chiedevano a quello di vedetta :
"Se n'è andato l'esperto di topi ?"
"Non ancora", rispondeva chi era di guardia a bassa voce," non vi muovete, vi avverto io quando se ne va !"
Dopo un pò, educatamente spazientito, l'esperto manifestò segnali di sconforto.
Ritornò a rassicurarmi e senza chiedere una lira se ne andò salutando.
Il silenzio perdurò ancora un pò, poi, chissà, forse valutata la distanza di sicurezza, il rumore riprese come lo ricordavo.
Come potevo pensare di avere a che fare con dei tarli sprovveduti !
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