Domani ritorno dal cardiologo. Stavolta, diversamente dal giugno scorso, presenterò la documentazione prodotta negli ultimi due mesi.
Porto con me gli esiti della prova sotto sforzo, dell'esame Holter del 18 Ottobre, passando per ecografia e la verifica ICD.
Dopo l'esame Holter, la dottoressa, che non sapeva come funzionava un ICD, non mi ha più richiamato.
Doveva solo informarsi, per poi suggerirmi che tipo di attività sportiva fare in previsione di una ipotetica preparazione pro maratona.
Sparita nel nulla, forse per evitare ogni responsabilità nel seguire un'irresponsabile come me.
Mi sono ripromesso di chiedere notizie dei miei scarichi dati settimanali che il modem, con cui vivo, premurosamente invia ogni lunedì mattina, a mia insaputa, mentre faccio colazione.
Chissà che non mi spieghino qualcosa di più su cosa hanno potuto vedere in questo ultimo mese.
"Hai un sacco di medicine da prendere !", mi diceva qualche giorno fa un amico, "Sembri quasi un malato !", scherzava .
L'apparenza inganna, soprattutto me stesso, quando al mattino mi sveglio sentendomi un leone, tanto da dimenticarmi di tutte le disavventure passate.
L'apparenza inganna, soprattutto gli altri, quando invece, quasi sempre nel pomeriggio, fatico ad apparire normale, appesantito da una stanchezza immotivata.
Mi soffermo a pensare, spossato, e a chiedermi perchè faticare tanto per mantenere il ritmo di un tempo.
Chi me lo fa fare ? Forse l'amor proprio, forse l'ambizione o la voglia di apparire quello di una volta.
Ieri, forse per la prima volta, ho sognato dentro di me un lavoro meno impegnativo, mi mancavano le forze e la lucidità.
" Mi sentivo quasi un malato!".
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