martedì 20 aprile 2010

Nubi e nembi - Eyjafjallajokull

Negli anni di nubi ne abbiamo avute più d'una non proprio portatrici di  pioggia.

Senza andare alla nube primordiale, Seveso fu interessata da una nube tossica, di cui non sono probabilmente ancora finiti gli effetti e le conseguenze. Pur non essendoci stati morti, circa 250 persone riscontrarono la cloracne, una dermatosi provocata dall'esposizione al cloro e ai suoi derivati, che crea lesioni e cisti sebacee, mentre gli effetti sulla salute generale sono ancora oggi oggetto di studi. Migliaia di animali contaminati dovettero essere abbattuti, così come i vegetali investiti dalla nube si disseccarono e morirono a causa dell'alto potere diserbante della diossina.
Nube tossica fu anche quella che colpi Bophal , poco dopo la mezzanotte del 3 dicembre 1984, uccise 754 persone, ma fonti non ufficiali ne stimano più di 10.000, avvelenandone da 150.000 a 600.000.

Nube radioattiva fu quella che sprigionò la centrale nucleare di Chernobyl il 26 aprile del 1986. Qualche vittima la fece subito, soprattutto fra coloro che tentarono di bloccare la centrale subito dopo l'incidente.
Alcuni di loro si sacrificarono per questo
Altri sicuramente nel corso degli anni pagarono con la vita l'esposizione a quella nube radioattiva che si estese su tutta l'Europa.

Anche la nube prodotta dal crollo delle torri gemelle dell'11 settembre 2001, resterà nella memoria di tutti noi.
Fu un effetto e non la causa di un disastro, ma quell'evento cambiò il corso della storia.

Oggi un vulcano, uno dei molti ancora attivi, si è permesso di svegliarsi, di creare la sua nube.
Un'eruzione come tante altre in un paese, l'islanda , a margine del mondo ai confini del freddo. Ma il vulcano  dal nome impossibile, Eyjafjallajokull , non si ferma, anzi intensifica la sua eruzione e la nube cresce e si estende. Cresce fino ad arrivare ad infastidire le rotte aeree che sfiorano le alte latitudini per accorciare i tragitti intercontinentali.

Continua a estendersi e arriva a coprire l'Europa. Gli aerei mal sopportano questa cenere fine e restano a terra. Si ferma uno dei mezzi di comunicazione simbolo del nostro tempo, simbolo della globalizzazione, simbolo del viaggio grazie ai voli low cost che hanno permesso a molti di visitare paesi lontanissimi.

L'aereo che che ha rimpicciolito il mondo, che ha permesso produzioni distribuite su mezzo pianeta, si è fermato a causa di questo mostro preistorico, di questo residuo del tempo dei dinosauri, che l'uomo, che ha imparato a volare, non sa controllare o fermare ma si limita  a osservare sperando in una repentina quiete.

Eyjafjallajokull 

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