L'informatica si basa sulla tecnologia, anzi direi che si è sviluppata su una moltitudine di tecnologie che le hanno permesso di diventare talmente pervasiva da essere oramai indispensabile per la vita di tutti i giorni.
Negli anni ottanta i Sistemi Operativi erano considerati l'intelligenza dei grandi elaboratori, qualcosa di talmente complesso da essere esclusiva di pochissimi specialisti che per essere all'altezza dovevano studiare decine di manuali e avere dimestichezza con sigle e termini talmente strani da sembrare appartenere a un'altra lingua.
Difatti non era insolito sentire la fatidica frase :
“Ho ascoltato ma a dire la verità non ho capito niente”, e il riferimento era nella maggior parte dei casi alle parole e alle sigle che popolavano i discorsi di questi specialisti che a dirla tutta se la tiravano non poco.
Oggi di sistemi operativi si parla ogni qualvolta si ha a che fare con un cellulare. Chi tifa per IOS di Apple,chi invece è un fan di Android. Alla fine le funzioni basi sono rimaste le stesse ma la capacità elaborativa ora ha invaso quello che pochi anni fa chiamavamo telefono e stava sul mobiletto nell'entrata di casa.
Insomma oggi c'è una sorta di tifoseria che prende posizione pro o contro alcune tecnologie
Ritornando alla informatica e alle tecnologie, ho avuto spesso in questo periodo l'occasione di sentire la fatidica frase, assunta ormai come carattere negativo :
“Tu sei innamorato della tecnologia”
Essere innamorato di una tecnologia ha una serie di caratteristiche, “quasi umane”.
In tecnologia amore vuol dire :
“Non abbandonarla mai, perché è stata una sorta di primo amore” “
“Non comprenderne i limiti, usandola a sproposito”
“Affidarsi a lei anche quando non è il momento”
“Non capire quando è diventata vecchia e deve essere sostituita”
“Conoscerla talmente bene da comprenderne tutti i comportamenti”
L'amore per una tecnologia nel mondo del lavoro rende, come tutti gli innamorati, miopi e incapaci di definire le giuste strategie.
Spesso l'innamorato, cosciente di questo, cerca altre strade, ma alla fine torna sempre là.
In questo processo, travagliato e contorto le strategie durano giorni se non qualche volta ore e non si finisce mai di fare cose inutili.
Spesso abbandonare una tecnologia costa fatica, quasi dolore, ma come certi distacchi nella vita, porta ad affrontare al meglio il futuro
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