I commentatori lo hanno definito il più avvincente degli ultimi anni. Effettivamente rivedendo il film della corsa, il risultato è rimasto in bilico fino agli ultimi metri a conferma della analisi degli addetti ai lavori.
La corsa è stata caratterizzata da crolli che sembravano irreversibili ma anche da recuperi insperati. Tom Boonen e Cancellara si sono fatti la guerra pensando di poter disporre della gara a loro piacimento senza preoccuparsi degli avversari.
Gli avversari non erano comparse e alla fine ha vinto Nick Nuyens un belga che , personalmente, non avevo mai sentito.
Diciotto muri dovevano selezionare il gruppo, ma al traguardo è comunque arrivato un drappello di una decina di corridori che solo negli ultimi chilometri, dopo tutti i muri, si è in parte sfilacciato sotto i colpi dei frequenti scatti.
Un simile finale fa subito pensare a un livellamento di valori che poi, nel ciclismo ha sempre due valenze : tutti si dopano in maniera simile o , e sarebbe ora, il doping sta lasciando questo bellissimo sport. Sono per la seconda ipotesi, voglio essere ottimista.
Delle famose biciclette elettriche, non se ne è parlato, anche se il fenomeno è tutt'altro che finito, ma credo che trai muri delle Fiandre, tutti abbiano pedalato con le loro forze
I favoriti della vigilia hanno in parte sbagliato l'interpretazione della corsa (Boonen) o non erano nella forma necessaria per stravincere (Cancellara).
Degli Italiani il migliore Ballan ha dato prova di essere di nuovo ai livelli degli anni migliori e Domenica, alla Parigi Roubaix può essere uno dei favoriti, mentre Pozzato si è confermato una sorta di incompiuto che manca sempre nei finali quando c'è da lottare per la vittoria.
Domenica entrambi correranno sul Pavè, chissà che non ne esca una bella figura.
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